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22.05.2019

Banche: da imposta settoriale a Fondo per lo Sviluppo Nazionale

L'imposta settoriale sulle banche, chiesta a gran voce dai socialdemocratici della ČSSD, non si farà, ma le principali banche ceche saranno chiamate a creare un Fondo per lo Sviluppo Nazionale. Lo ha annunciato il premier Andrej Babiš presentando la prima bozza del bilancio statale 2020.

Il premier Babiš ha incontrato i rappresentanti delle quattro maggiori banche ceche, che sembrano aperte all'ipotesi. «La nostra idea è che le banche potrebbero partecipare al Fondo dopo aver pagato tutte le imposte. Abbiamo concordato di creare un gruppo di lavoro per mettere a punto tutti i dettagli» ha detto il premier. Alle quattro maggiori banche ceche, ossia ČSOB, Česká spořitelna, UniCredit Bank (tutte tre soci Camic) e Komerční banka, viene chiesto un versamento iniziale di sei miliardi di corone. Ai quattro istituti potrebbero aggiungersi altre banche. «Il Fondo dovrebbe aumentare in maniera significativa la capacità di investimento dell'economia ceca, nell’ordine di decine se non di centinaia di miliardi di corone» sia auspica il capo del governo ceco.

Anche l'Associazione Bancaria Ceca è a favore del Fondo in sostituzione dell'imposta settoriale, la cui adesione dovrebbe rimanere volontaria. Secondo i rappresentanti delle banche il Fondo potrebbe avere un ruolo significativo nello sviluppo del Paese. «Si parla in primo luogo di investimenti in social housing e nelle case da mettere in affitto, nell’educazione e in infrastrutture sociali e di trasporto» ha enumerato i principali campi di intervento il direttore generale di Česká spořitelna, Tomáš Salomon. Rimangono invece da stabilire dettagli importanti del progetto, tra cui la governance del Fondo.

Fonte: www.euro.cz

Fonte fotografia: vlada.cz

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