Il governo ceco ha varato una nuova Commissione Carbone, che dovrà studiare la strategia di abbandono di questa fonte di energia. La Commissione è stata proposta dal Ministro dell'Ambiente Richard Brabec.
Il carbone continua a essere la principale fonte nella produzione di energia in Repubblica Ceca. Come ha ricordato l'Authority per l'Energia, l'anno scorso oltre il quaranta percento della produzione energetica nazionale era riconducibile a centrali termiche che bruciano la lignite. «Le conseguenze dei cambiamenti climatici avanzano rapidamente e per questo motivo abbiamo bisogno di una exit strategy precisa del carbone dal settore energetico» ha descritto il principale compito della Commissione il Ministro Brabec. La Commissione consultiva dovrà inoltre elaborare anche le risposte ai problemi economici e sociali che conseguiranno dall'abbandono del carbone all'interno delle località di estrazione e uso.
La Commissione, che verrà presieduta dal Ministro dell'Ambiente e da quello dell'Industria e Commercio, raccoglierà i rappresentanti dell'industria, delle imprese, dei lavoratori, del settore pubblico, del settore non profit, così come alcuni esperti in ecologia e ambiente. I lavori della Commissione dovrebbero concludersi alla fine del prossimo anno. La tempistica dell'abbandono del carbone da parte della Repubblica Ceca è stata suggerita anche dalla Strategia energetica nazionale, che per il 2040 prevede la presenza del carbone nel mix energetico nell'ordine del dieci o quindici percento. La principale azienda energetica del Paese, ČEZ, prevede di passare a un regime di zero emissioni (e quindi di abbandono totale delle centrali a lignite) entro il 2050. L'azienda punta a rimpiazzare le attuali centrali termiche a lignite con nuove energie rinnovabili e nuovi reattori nucleari.
Fonte: zpravy.aktualne.cz
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