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10.10.2019

Rodina v právu, il nuovo progetto dello studio legale bpv BRAUN PARTNERS

Diverse settimane fa, lo studio legale bpv Braun Partners, socio Camic, ha lanciato un nuovo progetto Rodina v právu (ndt. la famiglia nel diritto). Il progetto si concentra su tutti gli aspetti, in cui le questioni familiari si incrociano con quelle legali, a partire dalle separazioni e divorzi. Ne parla con noi l’avv. Gabriela Jiráková, fondatrice del progetto.

Avv. Jiráková, in cosa consiste il progetto Rodina v právu?

«L’idea di lanciare questo nuovo progetto, nasce dalla necessità percepita dai nostri clienti di affrontare con noi non solo le questioni legate al business ma anche gli aspetti sensibili della loro vita privata, tra cui i divorzi, assegni di mantenimento o la divisione del patrimonio tra i coniugi o altri membri della famiglia. Nell'ambito del progetto, noi eroghiamo sia i servizi di consulenza legale ordinari che la consulenza legale on-line, ad esempio, ai dipendenti dei nostri clienti che non abitano nelle vicinanze di Praga. Per i nostri clienti ci occupiamo di tutto: dai piccoli consigli nella stesura dei contratti prematrimoniali e fondazione dei fondi fiduciari fino alla rappresentanza legale nei processi. Ci rendiamo conto che nelle controversie di questo tipo, i nostri clienti sono sotto pressione e soggetti a stress. Pertanto, il nostro compito è condurre il cliente fino all'obiettivo garantendo un supporto professionale e un conforto psichico».

Il divorzio rientra nella categoria delle controversie più complicate da risolvere. Quanto è impegnativo divorziare in Repubblica Ceca?

«Il divorzio è una questione talmente personale, che non mi permetterei di fare delle generalizzazioni. Molto dipende dalla presenza dei minori, dalla grandezza del patrimonio dei coniugi e se i coniugi riescono ad accordarsi sugli standard del divorzio, seguendo la via della separazione consensuale o se hanno visioni differenti lasciando i dettagli al dibattimento in tribunale. Durante il divorzio sorgono queste e altre questioni, che poi si ripercuotono sulla durata del procedimento. Una volta, abbiamo ricevuto da una nostra cliente, il compito di risolvere tutto il divorzio, ovvero divisione del patrimonio e affidamento dei minori entro l'estate. Ci siamo riusciti in circa sei mesi. È stato il processo di divorzio più rapido, a cui ho preso parte».

In quali situazioni ha senso rivolgersi ad un avvocato durante il divorzio?

«Dalla mia esperienza, consiglio di ricorrere ai servizi di un avvocato per la stesura dei documenti. Su internet ci sono diverse bozze, ma il divorzio non è un contratto di vendita. Dato che avrà una certa influenza anche sul futuro di entrambe le parti, conviene non sottovalutare la questione. La presenza dell'avvocato è, secondo me, necessaria sia durante le trattative sugli accordi extraprocessuali che nei dibattimenti in tribunale, affinché il cliente abbia la necessaria difesa legale e sappia cosa gli spetta di diritto e cosa no. In fin dei conti, il compito dell'avvocato è trovare e aprire diverse varianti di soluzione, al fine di condurre il cliente all'obiettivo finale».

Il Ministero della Giustizia sta lavorando a una modifica della legge che andrebbe a snellire la procedura giuridica in materia di divorzio. In casi di separazione consensuale, il divorzio potrebbe essere pronunciato da un notaio. Lei cosa ne pensa?

«La prima reazione che hanno tutti è dire che bello, non dovremo aspettare sei mesi e potremo divorziare subito. Ma la questione non è così semplice. Il divorzio è una questione molto delicata e con la separazione consensuale si concludono solo quei matrimoni nei quali i coniugi sono persone di buon senso e non hanno motivo di scontrarsi sull’affidamento dei minori o la divisione dei beni».

Una situazione specifica riguarda i divorzi tra coniugi di diversa nazionalità. Il sistema giudiziario ceco è pronto ad affrontare questo tema? Gli stranieri possono fare affidamento sull'imparzialità dei giudici?

«Il sistema giudiziario ceco è pronto. Non mi è mai capitato che i clienti di nazionalità estera venissero discriminati. Tuttavia, certe volte, possono crearsi situazioni di antipatia personale, ma questo capita agli stranieri come ai cechi. Io ritengo fondamentale preparare bene il cliente al dibattito, in quanto nella maggioranza dei casi si tratta di una situazione con un forte impatto emotivo. Dedico particolare attenzione ai clienti di nazionalità estera, poiché vi sono delle barriere che possono metterli in una posizione sfavorevole di partenza, ad esempio la lingua. Nel nostro studio legale forniamo consulenza in inglese, italiano, tedesco e altre lingue e siamo in grado di fornire l'assistenza legale nella lingua madre dei nostri clienti. Questo sicuramente diminuisce lo stress che devono sopportare i nostri clienti in questi difficili momenti della loro vita».

 

Fonte: Camic

Fonte fotografia: bpv BRAUN PARTNERS

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