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06.02.2019

Verso la fine degli arbitrati intra-UE

Le imprese europee non possono più ricorrere a un arbitrato in controversie sugli investimenti effettuati in un Paese dell’UE. Ne dà notizia il Litigation Flash pubblicato dallo studio legale Havel&Partners, socio Camic.

L’abolizione degli arbitrati intra-UE arriva in seguito a un verdetto della Corte di Giustizia dell’UE nella controversia tra la società olandese Achmea e la Slovacchia. La società olandese ha avviato un arbitrato contro la Slovacchia a causa di interventi legislativi in materia dell’assicurazione pubblica sanitaria, sulla base del vecchio accordo sulla tutela degli investimenti firmato nel 1991 tra i Paesi Bassi e la Repubblica Federale Ceca e Slovacca.

La controversia è arrivata alla Corte di Giustizia UE, che ha dichiarato nulle le disposizioni dei trattati bilaterali tra Paesi dell’Unione, che permettono il ricorso agli arbitrati. Secondo la Corte gli investimenti sono già tutelati dal diritto comunitario. «Per questo motivo non sono necessarie altre tutele sotto forma di arbitrati intra-UE», spiegano gli avvocati Dušan Sedlaček e René Cienciala dello studio legale Havel&Partners.

Il verdetto della Corte di Giustizia è stato accettato dalla Commissione Europea e recepito da una dichiarazione congiunta degli stati membri pubblicata in gennaio. Di fatto, le imprese non possono più ricorrere agli arbitrati per tutelare i loro investimenti. Gli stati membri hanno anche dichiarato la volontà di cancellare entro il 9 dicembre 2019 i trattati a tutela degli investimenti tra stati dell’UE.

 

Zdroj: havelpartners.cz

Zdroj fotografie: Pixabay

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