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24.01.2016

Governo sotto tiro per il sistema dei pedaggi

Il sistema dei pedaggi per i mezzi pesanti e gli autobus è finito di nuovo sotto il tiro delle forze politiche. Questa volta a muovere obiezioni sono i partiti dell’opposizione ODS e Top 09.

I due gruppi di centro-destra hanno fatto convocare una seduta straordinaria della Camera dei Deputati, che dovrebbe dibattere della questione giovedì 28 gennaio. Nel mirino delle opposizioni la gestione delle gare d’appalto con cui si dovrebbe scegliere il nuovo gestore del sistema dei pedaggi. Il contratto con l’attuale, la società Kapsch, scade quest’anno. Il ministro dei trasporti Dan Ťok ha già fatto sapere che non si riuscirà a convocare in tempo una gara d’appalto per scegliere il gestore per i prossimi dieci anni. Con la sostituzione infatti potrebbe cambiare anche la tecnologia di riscossione dei pedaggi.

Per il ministro è perciò necessario prolungare il contratto con Kapsch fino alla fine del 2017. Ma anche la preparazione della nuova gara, che si dovrebbe svolgere il prossimo anno, non è senza intoppi. L’Antitrust ha infatti cancellato l’appalto affidato senza gara a Deloitte per avviare un’analisi preparatoria della principale competizione. Le opposizioni parlano perciò di una gestione caotica da parte del ministro Ťok, che ha già ricevuto critiche dal premier Bohuslav Sobotka.

Tuttavia non è scontato che la Camera dibatta della questione. L’assemblea potrebbe infatti non approvare l’ordine del giorno affossando così la seduta straordinaria. Molto dipenderà dal comportamento in aula dei socialdemocratici e popolari, che potrebbero usare la questione per indebolire il movimento Ano 2011 di Andrej Babiš, a cui fa capo il ministro dei trasporti.

 

Fonte: financninoviny.cz

Fonte fotografia: Archiv Vlady CR

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