Lo stabilimento Iveco Bus di Vysoké Mýto ha registrato nel 2015 il suo massimo storico di produzione di autobus. La società però continua a puntare sul futuro con nuovi tipi di propulsione presentati durante la conferenza climatica COP 21 tenutasi a dicembre dello scorso anno a Parigi. Ne abbiamo parlato con il direttore generale dello stabilimento Jiri Vaněk.
Direttore Vaněk, come valuta l’andamento della produzione nel 2015?
Nel 2015 abbiamo prodotto 3728 autobus raggiungendo il migliore risultato di sempre. Abbiamo perfino superato di oltre trecento unità il record di produzione del 1986. Questo è il risultato di una pianificazione precisa delle attività, di un grande lavoro di squadra, di un approccio attivo e responsabile dei nostri collaboratori, oltre che di un’apertura verso le richieste dei nostri clienti.
Ritiene che nel 2016 si possa replicare questo successo?
Il 2015 è stato per molti versi un anno eccezionale. Perciò pensare di poter anche solo replicare lo stesso risultato è davvero ambizioso. Ma noi non abbiamo certo obiettivi modesti.
La maggior parte della produzione di Vysoké Mýto è destinata all’export. La politica monetaria della Banca centrale ha avuto effetti sulla vostra competitività internazionale?
Esportiamo circa il 94% della nostra produzione e grazie a questo siamo l’ottavo esportatore più importante in Repubblica Ceca. I nostri principali mercati esteri sono Francia, Germania, Italia e Slovacchia. L’attuale politica monetaria della Banca centrale ceca ha avuto un effetto nullo sulla nostra competitività nei mercati internazionali.
L’anno scorso avete prodotto anche autobus destinati alla conferenza climatica COP 21 a Parigi. Ritiene che un maggior peso del trasporto pubblico possa rappresentare un’occasione di crescita in questo settore?
Il trasporto pubblico ha un grande potenziale per il futuro. Aiuta ad affrontare il problema dell’inquinamento, che causa agli abitanti di grandi città problemi di salute e contribuisce ai cambiamenti globali del clima. Le nuove situazioni portano con sé l’occasione di sviluppare nuovi sistemi di propulsione.
Infatti, un maggiore orientamento all’ecologia aumenta anche la domanda di sistemi di propulsione nuovi. Come si prepara Iveco a questo cambiamento?
Oltre ai motori diesel più ecologici Euro6, Iveco Bus è anche il maggior produttore di autobus a CNG, di cui abbiamo prodotto 5500 esemplari. Inoltre disponiamo anche di autobus ibridi o con propulsione a biodiesel. Alla conferenza COP 21 di Parigi abbiamo poi presentato prototipi di autobus con sistema a propulsione completamente elettronico.
In passato avete cercato di costruire un circuito di prova nell’area dell’aeroporto di Vysoké Mýto. A che punto è il progetto?
Continuiamo a essere interessati, in quanto la finalità di questo progetto è garantire il futuro alla nostra azienda stabilizzando così l’occupazione sul nostro territorio. Il progetto sarebbe conveniente anche per l’aeroporto. La pista di atterraggio sarebbe raddoppiata, le superfici asfaltate riparate e la gestione dell’aeroporto condivisa. Per fare ciò bisogna impostare il funzionamento dell’aeroporto affinché si possano svolgere entrambe le attività. Di questo sono coscienti sia l’Autorità per l’aviazione civile che il Ministero dei Trasporti. Tuttavia, manca l’accordo tra il proprietario dell’aeroporto, la città di Vysoké Mýto, e il gestore dell’aeroclub. Per ora non vediamo la volontà per trovare un accordo. Per il nostro stabilimento si tratta di un’enorme opportunità, la cui mancata realizzazione potrebbe mettere in forse gli altri investimenti e quindi lo sviluppo economico del territorio.
Fonte fotografia: Iveco ČR
