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16.05.2019

Contratti di locazione in Repubblica Ceca: come disdirli?

Mercoledì 15 maggio si è svolto un nuovo incontro del Gruppo Immobiliare della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca dal titolo “Contratti di locazione ad uso abitativo e commerciale” presso il Falkensteiner Hotel Maria Prag, socio Camic. L'incontro è stato aperto e condotto dal vicepresidente della Camera Danilo Manghi.

L'incontro si è concentrato soprattutto sulla disdetta e recesso dai contratti di locazione. «Recentemente abbiamo avuto diversi casi in cui i nostri clienti hanno sottovalutato questa tematica e con gravi difficoltà cercano di rientrare in possesso dei loro spazi» ha riportato uno dei relatori, l’avv. Martin Holub, uno dei titolari dello studio legale Holub & David. Un fattore importante è la qualità del contratto, sebbene il Codice Civile regoli il recesso dai contratti di locazione. «Il Codice Civile ceco distingue la locazione ad uso abitativo e la locazione ad uso commerciale» ha sottolineato la relatrice la Dott.ssa Alessandra Bonsignori dello studio legale Holub & David. La distinzione riguarda il livello di protezione degli inquilini e le possibilità di recesso dal contratto. «Il Codice Civile prevede una maggiore garanzia e protezione delle persone fisiche, in quanto sono titolari di un diritto di abitazione di rilevanza costituzionale» ha notato l’avv. Holub.

Il Codice Civile quindi stabilisce una serie di condizioni e situazioni in cui è possibile il recesso dal contratto di locazione ad uso abitativo da parte del locatore. Si tratta, ad esempio, di gravi violazioni dei doveri da parte dell'affittuario, della condanna per reato non colposo commesso ai danni del locatore o dei suoi famigliari, oppure per motivi di ordine pubblico. Solitamente i tempi di preavviso sono di tre mesi. Nel caso di locazioni a uso commerciale, il ventaglio delle motivazioni è più vasto e meno regolamentato. In entrambi i casi tuttavia il locatore deve fare attenzione alla comunicazione del recesso dal contratto, che deve sempre contenere la motivazione del recesso, pena la nullità. Nel caso di locazioni ad uso abitativo la comunicazione deve contenere anche le informazioni sulle possibilità di impugnare il recesso.

Il terzo relatore, l'Ufficiale giudiziario Bohumil Brychta, ha poi illustrato la possibilità degli uffici giudiziari (exekutor) di intervenire nelle situazioni che spesso si verificano con il recesso dal contratto. Si tratta ad esempio del recupero crediti, solitamente per rate di affitto non versate, o sgombero dei locali. Sebbene la fase esecutiva duri circa due o tre mesi, i tempi necessari per ottenere un'ingiunzione da parte del tribunale possono variare sensibilmente. «Di fatto i tempi necessari sono difficilmente prevedibili» ha sottolineato Bohumil Brychta.

Fonte: Camic

Fonte fotografia: Camic

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