La società italiana Salini Impregilo si è di fatto ritirata dal consorzio con la società slovacca Doprastav, che sta costruendo una tratta dell'autostrada D3. La partecipazione italiana al consorzio è passata dal 50 allo 0,01%.
La costruzione del segmento dell'autostrada D3 tra Hodějovice e Třebonín è partita a marzo. Il tratto lungo 12,5 chilometri dovrebbe costare circa sette miliardi di corone e farà parte della nuova circonvallazione di České Budějovice. La presenza di due imprese estere sul cantiere ha indotto l'ente appaltante, la Direzione di Strade e Autostrade, a condurre ulteriori verifiche. L'ente ha utilizzato tecnologie innovative, tra cui controlli via drone, per controllare l'avanzamento dei lavori. «Nel contratto c'è uno scadenzario valido, costi e tappe intermedie del cantiere, che attualmente sta rispettando la scaletta di marcia» ha indicato il portavoce della Direzione Jan Rýdl.
Per Salini Impregilo si tratta di un altro ritiro da un cantiere nell'Europa centrale e orientale. In aprile la società italiana, attiva in un impegnativo progetto di fusione aziendale con Astaldi, si è ritirata da due commesse in Polonia. In febbraio, la società italiana ha abbandonato la commessa per la costruzione del più lungo tunnel autostradale slovacco Višnové. Dietro i ritiri, la non disponibilità degli enti appaltanti di accrescere il budget per via degli aumenti dei costi dei lavori e materiali edili verificatisi nel corso della commessa.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: mdcr.cz
