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19.09.2025

L’energia e le sue sfide al centro del Business Forum tra Italia e Repubblica Ceca

Istituzioni, associazioni, distretti e imprese italiane e ceche si sono incontrate alla Camera dei Deputati per discutere del futuro dell’energia e dell’innovazione. Durante il forum Energy for the future: innovation for a sustainable transition, organizzato il 18 settembre dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca e dall’Ambasciata d’Italia a Praga, si sono riuniti rappresentanti delle principali aziende dei due Paesi.

Leader di mercato e rappresentanti di istituzioni, industria, ricerca e finanza hanno condiviso le proprie prospettive e strategie per sostenere la transizione energetica, sottolineando sfide e opportunità di un settore in rapida evoluzione.

La conferenza alla Camera dei Deputati è stata aperta dagli interventi dell’on. Vojtěch Munzar, presidente del Gruppo Interparlamentare di amicizia con l’Italia, di Jan Skopeček, vicepresidente del Parlamento ceco, di Jan Lipavský, ministro degli Affari Esteri, di Ivan Adamec, presidente della Commissione economica della Camera dei Deputati, di S.E. Jan Kohout, ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia, di S.E. Mauro Marsili, ambasciatore d’Italia a Praga, di Petr Jonák, membro del consiglio di amministrazione della Confederazione dell’Industria e dei Trasporti della Repubblica Ceca, e di Paolo Fedeli, presidente dell’associazione imprenditoriale AIPE.

Alla fine degli interventi istituzionali, Danilo Manghi, presidente della CAMIC, ha accolto gli ospiti sottolineando come l’obiettivo del Business Forum sia rafforzare la collaborazione tra i due Paesi in un settore cruciale, che riguarda sia la competitività industriale sia la sostenibilità dello sviluppo. «Si tratta di un fattore decisivo per la stabilità e la crescita dell’intero sistema produttivo. In questo contesto di trasformazione, che richiede investimenti e una visione strategica, l’asse Italia–Repubblica Ceca può diventare un motore di opportunità reciproche, dove la cooperazione europea diventa la chiave per un futuro sostenibile».

«La Repubblica Ceca, grazie all’ampliamento dell’oleodotto TAL, garantisce l’approvvigionamento di petrolio dal porto italiano di Trieste. L’Italia, nostro partner e alleato, è quindi diventata un Paese chiave per la nostra sicurezza energetica. La cooperazione tra i due Paesi si sviluppa non solo nell’energia, ma anche nelle nanotecnologie, nell’aeronautica e nelle infrastrutture sostenibili. Per il futuro si aprono nuove direzioni nelle energie rinnovabili, nella ricerca nucleare e nelle innovazioni industriali. La collaborazione italo-ceca è una pietra angolare per un’energia sicura, moderna e sostenibile e per uno sviluppo economico più ampio», ha sottolineato il ministro degli Affari Esteri Jan Lipavský.

Anche il ministro dell’Ambiente Petr Hladík, con un videomessaggio, ha evidenziato l’importanza dell’oleodotto TAL e di altri progetti comuni. Il vicepresidente della Camera Jan Skopeček e il presidente della Commissione economica Ivan Adamec hanno ribadito quanto sia fondamentale garantire prezzi dell’energia competitivi per il futuro.

La sostenibilità, l’accessibilità economica e la resilienza sono elementi chiave di una transizione di successo, ha osservato Fausto Torri, senior managing director - Energy & Utilities di Accenture Italia. «Nella competizione globale, la Repubblica Ceca e l’Italia hanno punti di forza complementari», ha affermato. Mentre l’Italia può essere la porta d’ingresso per l’energia prodotta in Africa, la Repubblica Ceca svolge un ruolo importante sull’asse ovest-est. L’Italia è leader nella cattura della CO₂ e ha un forte settore nucleare, nonostante non abbia centrali attive sul proprio territorio.

René Neděla, direttore generale della sezione energia del Ministero dell’Industria e del Commercio della Repubblica Ceca, ha evidenziato alcuni elementi chiave della strategia energetica ceca. «Il mix energetico ceco sarà basato su fonti rinnovabili, energia nucleare e gas come fonte transitoria», ha dichiarato, ricordando anche le misure governative per sostenere l’energia eolica e la legge a favore delle centrali a gas.

La necessità di trovare un equilibrio tra sostenibilità e aspetti economici della transizione energetica è stata sottolineata dai rappresentanti delle principali aziende del settore. «Il dialogo con le imprese ceche si è intensificato negli ultimi dieci anni», ha affermato Marco Piredda, senior vice president di ENI. Dal 2015 il gruppo EPH investe nel settore energetico italiano. «Siamo rimasti sorpresi di trovare in questo Paese così tante opportunità di investimento», ha dichiarato Peter Černák, membro del consiglio di amministrazione di EPH, citando il recente investimento nella centrale di Tavazzano e Montanaso in Lombardia. Andrea Benveduti, senior vice president di Ansaldo Energia, e Jaroslav Macek, direttore generale di Elevion Group del gruppo ČEZ, hanno presentato i progetti delle loro società in Italia, Repubblica Ceca e altri Paesi europei.

Massimiliano Tacconelli, VP Nuclear & Big Science Director di Walter Tosto, Jan Hicl, comproprietario del fornitore di energia elettrica in Repubblica Ceca Delta Green, e Nicolò Luppi, CTO di Tinental, che fornisce soluzioni per ridurre i consumi energetici nell’industria, hanno espresso la visione delle imprese sulle sfide del settore energetico.

Il sostegno alle imprese e ai due Paesi nella trasformazione energetica è garantito dal gruppo bancario Intesa Sanpaolo attraverso finanziamenti, soluzioni finanziarie innovative e condivisione di conoscenze. «La Repubblica Ceca è tra i mercati più interessanti d’Europa e Intesa Sanpaolo – uno dei principali attori del continente – attraverso VÚB Banka Praga conferma il proprio impegno verso il settore corporate, le PMI e la transizione verso un futuro energetico più sostenibile e a basse emissioni», ha sottolineato Giuseppe Ferraro, Head of Corporate, SME, Small Business, International Banks Division di Intesa Sanpaolo.

Alessandro Del Nevo, Head of Experimental Engineering Division del Dipartimento Nucleare di ENEA, ha parlato del ritorno dell’Italia al nucleare. L’Italia è interessata alla tecnologia dei reattori modulari, elemento rilevante anche per le strategie ceche. Tra i progetti più importanti di ENEA c’è la costruzione del tokamak a Frascati, mentre un nuovo tokamak è in fase di realizzazione anche nella Repubblica Ceca, come ha ricordato Martin Hron, vicedirettore dell’Istituto di Fisica del Plasma dell’Accademia delle Scienze.

La giornata si è conclusa con un ricevimento di networking presso l’Ambasciata d’Italia a Praga, cui ha partecipato anche l’on. Nazario Pagano, presidente del Comitato di amicizia con la Repubblica Ceca del Parlamento italiano. Al termine degli interventi è stato firmato un accordo di partenariato strategico tra la società italiana Walter Tosto S.p.A. e la ceca ES Group. Con le firme di Luco Tosto e Adam Bajer è stata sancita la futura realizzazione congiunta di progetti di costruzione e ammodernamento di centrali nucleari in Europa e in Ucraina.

Il Business Forum è stato organizzato dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca e dall’Ambasciata d’Italia a Praga, dall’Ambasciata ceca a Roma, in collaborazione con i parlamenti italiano e ceco, con l’agenzia ICE, con Confindustria, Confindustria Est Europa, l’associazione imprenditoriale AIPE, Confimi Industria e la Confederazione dell’Industria e dei Trasporti della Repubblica Ceca.

Il forum ha avuto il patrocinio del Ministero dell’Industria e del Commercio e del Ministero dell’Ambiente della Repubblica Ceca. Un ringraziamento al main partner Intesa Sanpaolo, a Orienta Czech e ai media partner A11, Energetika, Volty.cz, Pro Energy.

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