Resultati di ricerca...
  • cs
  • it
close

Login

News

27.03.2018

Un cantante d’opera ha bisogno della stessa cura di uno sportivo di punta

L’agenzia Nachtigall Artists, socio Camic, è tra i piú importanti organizzatori di concerti di opera lirica in Repubblica Ceca. Con un’offerta particolarmente variegata non fa eccezione in questo senso neppure la stagione 2018. Con la titolare Alena Kunertová abbiamo parlato della stagione in corso e delle specificità del suo mestiere.

Il concerto solista di Anna Netrebko, il concerto per pianoforte di Daniel Barenboim, ma anche le esibizioni e i concerti di giovani talenti d'opera cechi. Qual è il denominatore comune della stagione di quest’anno?

L’agenzia organizza due distinti filoni di concerti e in più, alcune esibizioni eccezionali. Nel primo filone di concerti, di cui mi occupo senza interruzione dal 2006, porto a Praga le star dell’opera mondiale, tra cui anche i giovani talenti. Si tratta solitamente di interpreti che fanno parte della TOP 20 dell’opera mondiale e molti di loro cantano a Praga per la prima volta grazie alla mia agenzia. Inoltre, sei anni fa, ho cominciato a cercare i giovani talenti cechi, che hanno il potenziale per entrare tra i primi cento migliori cantanti d’opera a livello globale. Supporto questi giovani artisti nelle loro esperienze all’estero, li aiuto a trovare borse di studio, concorsi interessanti e sponsor, affinché possano sviluppare il loro talento.

E di questa attività di scouting si occupa personalmente?

Certo, partecipo di persona a concorsi per cantanti o ricevo indicazioni dai miei colleghi esteri. Più o meno è come cercare talenti sportivi nel calcio, hockey o tennis. D’altronde gli artisti di punta hanno bisogno di un sopporto paragonabile agli sportivi di professione. È importante trovare i nuovi talenti da giovani, possibilmente all’inizio dei loro studi. Ovviamente le voci femminili maturano prima di quelle maschili, e ciò ha un impatto sull’evolversi della carriera. Nei maschi la voce arriva alla maturità tra i 25 e i 30 anni, quindi lo scouting avviene tra i 20 e i 25 anni d’età.

Oltre ai giovani talenti, Lei organizza concerti di artisti importanti e riconosciuti. Come riesce a portare a Praga artisti del calibro di Daniel Barenboim?

Ho una lunga collaborazione con l’agenzia di Daniel Barenboim, che per l’autunno sta preparando una serie di concerti da solista, in cui presenterà le Sonate per pianoforte di Beethoven. La sua agenzia si è rivolta a me chiedendomi di organizzare il suo concerto praghese. Oggi godo di un prestigio tale che per i colleghi all’estero Nachtigall Artists è sinonimo di alta qualità e affidabilità. Inoltre nell’ambito dell’opera possiamo vantare un numero di interpreti, che abbiamo portato a Praga, unico nel panorama ceco. Basti pensare a Cecilia Bartoli, Anna Netrebko o al concerto della Filarmonica della Scala.

Lei collabora anche con artisti italiani. Ad esempio nel concerto dedicato al bel canto del 14 giugno il giovane tenore Petr Nekoranec verrà accompagnato al pianoforte da Vincenzo Scalera dell’Accademia Teatro alla Scala…

Vincenzo Scalera, oltre a essere un suonatore di pianoforte di grande spessore, è attualmente maestro preparatore all’Accademia Teatro alla Scala. Nella prima parte e nelle aggiunte del concerto verranno eseguite arie del bel canto italiano interpretate da Petr Nekoranec, uno dei giovani talenti cechi della nostra agenzia. Ho sentito cantare Peter per la prima volta al concorso Antonín Dvořák, quando aveva vent’anni. In seguito lo abbiamo mandato all’Opera di Stato della Baviera a Monaco per uno stage di due anni e mezzo e quest’anno concluderà la sua partecipazione di due anni al programma Lindemann della Metropolitan Opera. Ogni anno partecipano al concorso per entrare nel programma migliaia di cantanti, ma alla fine ne vengono scelti solo cinque o sei. E Petr è stato il primo ceco in assoluto a farne parte. L’importanza del concerto è sottolineata anche dal patrocinio ricevuto dal sindaco di Praga Capitale e dall’Ambasciatore italiano a Praga. Il concerto verrà trasmesso in diretta TV da Česká televize.

In cosa si differenzia l’organizzazione di un concerto di opera da un concerto di musica classica?

È molto simile. La principale specificità è legata al fatto che la voce è il più sensibile tra gli strumenti musicali. I rischi sono pertanto molto più alti e ciò richiede una cura adeguata. Questo lavoro è quasi uno sport estremo, le varie esibizioni, soprattutto quelle in ambito di una tourné, vengono concordate anche molti anni prima. Per quanto riguarda i giovani talenti, non prendo mai decisioni unicamente sulla base delle indicazioni. Solitamente vado a sentire il cantante due tre volte in incognito e solo poi decido se portarlo a Praga e in quale tipo di concerto farlo esibire.

Un grande tema nel mondo dell’opera e della musica classica in generale è il ricambio generazionale. Riuscite a portare ai concerti anche un pubblico giovane?

Ai nostri concerti partecipa, in media, un pubblico abbastanza giovane. A parte il nocciolo degli intenditori, riusciamo a richiamare l’attenzione delle giovani generazioni con un’età intorno ai trent’anni. I giovani di oggi hanno un maggiore interesse verso la cultura e noi cerchiamo di venir loro incontro tramite la drammaturgia con concerti interessanti e non troppo lunghi. Il pubblico, a cui questi concerti piacciono, non solo torna, ma spesso richiama altro pubblico. Con il pubblico ringiovanisce anche l’atmosfera, che talvolta ricorda, esagerando un po’, un concerto rock.

Arriva a Praga, per i concerti d’opera, anche un pubblico dall’estero?

Certamente sì. In febbraio ho concluso un accordo con Anna Netrebko, grazie a cui uno dei suoi tre concerti da solista, che terrà in autunno, sarà a Praga. Si tratta dell’unica data in Europa e questo richiama molta attenzione dall’estero. Il pubblico europeo si ritroverà a Praga per questo concerto. Di questo aspetto è consapevole anche il comune di Praga Capitale, che sostiene le nostre iniziative.

L’opera italiana ha una posizione insostituibile nei programmi dei teatri in tutto il mondo e l’Italia gode in questo senso di una grande eredità culturale. Tuttavia, quale posizione hanno attualmente gli artisti italiani nel mondo dell’opera?

L’opera italiana, assieme a quella francese e russa, è uno dei pilastri del repertorio mondiale. Ma l’opera italiana è davvero unica, è la base del repertorio dei teatri d’opera in tutto il mondo. E questo ha un effetto positivo sul prestigio degli artisti italiani d’oggi. In Italia continuano ad esserci molti interpreti e direttori d’orchestra eccellenti. Tuttavia molti teatri stanno diminuendo le esibizioni di opera e alcuni teatri e orchestre addirittura chiudono del tutto. Perciò molti artisti italiani fanno più concerti all’estero che in Italia.

Un’ultima domanda. Cosa l’ha spinta in questo settore?

Dal punto di vista professionale sono cresciuta nel settore alberghiero, ma ho sempre amato l’opera. Negli anni Novanta ho partecipato a diversi progetti, nel cui ambito cercavo finanziamenti per alcuni concerti di beneficenza. All’epoca c’era un buco sul mercato a causa del fallimento delle grandi agenzie di stato come la Pragokoncert. A pieno regime ho cominciato con l’organizzazione dei concerti nel 1998, dal 2001 sono stata per cinque anni manager dell’orchestra Sinfonici di Praga, ma allo scadere del contratto ho deciso di tornare a svolgere un’attività autonoma.      

Fonte: Camic

Fonte fotografia: Nachtigall Artists

Loading…