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13.02.2019

Vojtěch Munzar: con l’Italia ho un legame profondo

All'inizio della legislatura è stato istituito alla Camera dei Deputati della RC il Gruppo interparlamentare di amicizia Italia - Repubblica Ceca. A presiederlo è l'On. Vojtěch Munzar (ODS), al suo primo mandato parlamentare, e che è stato per diversi anni anche membro Camic. Grazie al suo contributo si è tenuta nel settembre scorso alla Camera anche la conferenza Italia – Partner strategico della Repubblica Ceca. Nel suo lavoro parlamentare l’On. Munzar è molto attivo anche nell'ambito della legislazione riguardante le imprese.

Onorevole, a fine dello scorso anno la Camera ha approvato un emendamento di cui lei è stato uno dei firmatari. Grazie a ciò i limiti per la detrazione forfettaria delle spese dei lavoratori autonomi torneranno a due milioni di corone. È soddisfatto del risultato e quale è stato il rapporto con l’opposizione?

«Assieme agli altri colleghi firmatari sono molto soddisfatto. Abbiamo lavorato un intero anno per far approvare questa proposta e il primo tentativo è andato in fumo, perché sono mancati pochi voti dalla maggioranza. Sarei stato pertanto ancora più soddisfatto, se avessimo approvato la proposta al primo tentativo e il limite dei due milioni fosse stato ripristinato anche per l’anno scorso. Purtroppo questo non è accaduto e l'abbassamento del limite a un milione nel 2018 è restato. Sfortunatamente, facendo la nostra proposta parte di un pacchetto fiscale, che entrerà in vigore nel corso di quest'anno, il ripristino non è applicabile in maniera retroattiva.

Non è stato semplice far approvare l’emendamento anche all’opposizione e per questo sono contento che ci siamo riusciti. Ci vuole coraggio e pervicacia. Dopo il primo insuccesso è importante parlare con i parlamentari della minoranza e della maggioranza con un comportamento educato, pur mantenendo pareri e visioni diverse».

Lei è cofirmatario anche di altri emendamenti. Uno di questi tocca la legge edilizia. Cosa volete cambiare?

«L'attuale legge edilizia è tra i più importanti ostacoli alla costruzione di nuove abitazioni e all'attività edilizia in generale. Di conseguenza, a causa di un'offerta insufficiente, in grandi città come Praga, i prezzi degli appartamenti salgono fortemente. Noi proponiamo di estendere l'istituto del silenzio assenso. Pertanto, se l'ufficio non si esprime nei termini stabiliti, viene dato per scontato il suo assenso. I costruttori quindi non vengono bloccati dagli iter burocratici. Vogliamo estendere il silenzio assenso a tutti i tipi di costruzione e anche ai procedimenti di ricorso accelerando in questo modo gli iter di autorizzazione per la costruzione di nuovi appartamenti».

Un'altra legge, che volete cambiare, è quella sugli orai di apertura durante le feste. In concreto volete autorizzare l'apertura dei punti di vendita all'ingrosso...

«Noi vorremmo abolire completamente questa legge. Lo stato non dovrebbe intromettersi in ogni attività umana e dovrebbe fissare solo delle regole generali. Secondo la mia opinione, questa regolamentazione è eccessiva. Con l'emendamento tuttavia vogliamo intervenire sulla situazione odierna che risulta paradossale, per cui i piccoli punti vendita al dettaglio o le attività gastronomiche possono rimanere aperte, ma di fatto non hanno dove rifornirsi, in quanto i punti di vendita all'ingrosso sono chiusi per legge».

In discussione vi è anche l'estensione del Registro Elettronico degli Incassi. L'ODS rimane contraria al Registro?

«Non vogliamo il Registro né tantomeno la sua estensione. È assurdo che lo stato abbia spostato il peso del controllo della riscossione delle imposte sulle spalle degli imprenditori, che vengono minacciati da multe salatissime anche per errori commessi dai loro dipendenti. L’EET è il simbolo del bullismo di Stato contro i piccoli e medi imprenditori, che sono alla base del benessere economico del Paese. E neanche il gettito del Registro corrisponde a quanto promesso nella fase della sua introduzione. Quindi non solo non voteremo a favore all'estensione, ma cercheremo di abolire completamente il Registro».

Uno dei temi forti del suo lavoro parlamentare è la riduzione del carico burocratico per le aziende e gli imprenditori. Quali sono le sue priorità in questo settore?

«Tra le priorità c'è la riduzione delle tasse e del carico burocratico a esse connesso. Oggi ci sono talmente tante leggi, che le imprese soffrono di un ambiente troppo regolamentato. Dagli imprenditori vogliamo non soltanto che sappiano fare impresa e che paghino le tasse, ma che si trasformino anche in esperti in leggi e in una lunga serie di altri provvedimenti statali. L'ODS vuole mostrare che ci sono anche altri approcci rispetto a quelli offerti dalla maggioranza. Vedo spazi di miglioramento anche nella gestione del bilancio, che prevede molte risorse per nuove riduzioni e finanziamenti poco efficienti. Nel complesso, lo Stato dovrebbe diventare più “piccolo” e più efficiente».

Lei presiede il Gruppo interparlamentare Italia - Repubblica Ceca. Quali sono gli obiettivi del suo mandato?

«Il mio principale scopo è di rendere attivo il gruppo, affinché l'Ambasciata, la Camera e le altre istituzioni italiane trovino un interlocutore alla Camera dei Deputati. Questa è la semplice ragion d'essere del gruppo. Sosteniamo e organizziamo eventi che possano avvicinare i due Paesi. Ne è esempio la conferenza tenutasi nel settembre dello scorso anno, durante la quale abbiamo presentato l'Italia non soltanto come uno splendido Paese con una cucina eccellente, come la conoscono tutti, ma anche come uno dei più importanti partner economici della Repubblica Ceca con una forte comunità imprenditoriale attiva nel Paese. E vorremmo organizzare in futuro anche altri eventi di questo tipo. Ovviamente saremmo interessati a una collaborazione, qualora nel Parlamento italiano sorga un corrispettivo gruppo dedicato alla Repubblica Ceca parallelo al nostro. In questo caso vedo possibilità di collaborazione anche in ambito legislativo a livello europeo».

Perché ha scelto proprio l'Italia?

«Ho un forte legame con l'Italia, in quanto a Roma vive da tempo una delle mie zie, che visitavo e continuo a visitare spesso. Ho avuto modo di conoscere a fondo il Paese e la sua cultura imparando anche la lingua italiana. Il legame con l'Italia mi è rimasto anche in Repubblica Ceca. Ad esempio, durante il mio mandato al municipio di Kladno ho aiutato l'insediamento dell'investitore italiano Trafil Czech nell'area delle ex acciaierie. Con il lavoro nel Gruppo interparlamentare voglio ripagare i bei momenti che ho vissuto in Italia».

Fonte: Camic

Fonte fotografia: Studio Adam-Costey

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