Le amministrazioni ceche cercano in linea di massima di comunicare in lingue straniere, l'approccio è tuttavia fortemente influenzato dalle competenze linguistiche dei dipendenti nei singoli dipartimenti. Lo nota un'indagine del difensore civico.
L'ufficio del difensore civico ha valutato l'approccio delle amministrazioni pubbliche ceche all'invio di una richiesta in lingua straniera per via elettronica. Alcune volte ha ottenuto da un ente anche più risposte. Il fatto sottolinea una forte disomogeneità nell'approccio anche nell'ambito di uno stesso ente. “Non è ammissibile che diversi dipartimenti procedano in maniera differente” ha sottolineato il difensore civico Stanislav Křeček. Gli uffici poi non dovrebbero richiedere una traduzione giurata dell'invio, quando non viene avviato un iter amministrativo.
Sono più aperti alla comunicazione in lingua straniera gli enti centrali dello stato. Circa i tre quarti dei ministeri ha indicato che non richiede solitamente la traduzione di un invio elettronico in lingua straniera. Tra i municipi invece solo la metà di solito non richiede la traduzione. L'approccio alle richieste dipende dalle competenze linguistiche del personale, dalla lingua utilizzata e anche dalla complessità della richiesta.
Fonte e fontefotografia: ochrance.cz
