La Legge sulle dichiarazioni di controllo, introdotte un anno fa ha superato il vaglio della Corte Costituzionale. La legge era stata valutata dalla Corte sulla base di un esposto di incostituzionalità presentato da un gruppo di senatori. Il sistema, che prevede l'invio da parte dei soggetti passivi IVA, di dichiarazioni sulla fatture ricevute ed emesse è uno dei provvedimenti cardine preparati dal Ministero delle Finanze sotto la guida del ministro Andrej Babiš. La Corte Costituzionale ha cancellato solo due disposizione della legge. La prima prevedeva che il messaggio di posta elettronica certificata inviato dall'Amministrazione Fiscale, fosse considerato come ricevuto dal soggetto passivo iva al momento dell'invio. La seconda disposizione prevedeva che i dati documentati dalla dichiarazione fossero a discrezione dell'Autorità Fiscale. Secondo la Corte il numero e il carattere dei dati deve essere fissato per legge.
Gli interventi della Corte entreranno in vigore solo dal 31 dicembre 2017, dando tempo al legislatore per intervenire. L'immediata entrata in vigore avrebbe infatti paralizzato il sistema. Tuttavia, il pericolo non sembra del tutto scongiurato. «Se prendiamo in considerazione che il processo legislativo standard dura circa un anno e il prossimo anno è un anno elettorale, allora approvare le modifiche in tempo sarà complicato» ha avvertito il viceministro della Finanze Alena Schillerová.
Fonte:www.usoud.cz
Fonte fotografia: Ústavní soud ČR
