I sindacati cechi hanno deciso di protestare presso la Commissione Europea contro la cessione dello stabilimento ArcelorMittal di Ostrava al gruppo britannico Liberty House Group. Il gruppo indiano deve cedere lo stabilimento in Slesia nell’ambito dell’acquisizione dell’Ilva di Taranto.
A far scattare l’allarme dei sindacati sono state le presentazioni dei nuovi acquirenti avvenute nei giorni scorsi. Secondo le rappresentanze sindacali, al gruppo britannico, che rileverà anche le attività di ArcelorMittal in Romania, Macedonia e Italia, non rimangono risorse sufficienti per eseguire gli investimenti necessari nello stabilimento di Ostrava. «Riteniamo che Liberty House Group sia stata scelta come acquirente di ArcelorMittal Ostrava in violazione alle regole stabilite dalla Commissione Europea, che ha condizionato la cessione alle capacità dell’acquirente di continuare lo sviluppo e mantenere la competitività dello stabilimento - ha indicato il presidente dei sindacati metalmeccanici cechi Josef Souček – Siamo convinti che sia stato scelto proprio per non creare concorrenza ad ArcelorMittal».
Lo stabilimento di Ostrava necessita effettivamente di investimenti in processi produttivi e soprattutto nelle nuove tecnologie per abbattere l’impatto ambientale della produzione sul capoluogo della Moravia-Slesia. Le rappresentanze fanno inoltre notare che la parte più redditizia dell’azienda, quella delle tecnologie per il settore energetico, rimarrà in mano ad ArcelorMittal. Secondo la missiva inviata a Bruxelles, la strategia del nuovo proprietario sarebbe quella di «sfruttare gli impianti esistenti e diventare un fornitore lowcost nella regione».
La commissione Europea ha poteri molto rilevanti, in quanto deve dare il suo benestare alla scelta dell’acquirente. In particolare la Commissione deve vigilare che la transazione non sia solo di facciata e che ci siano i presupposti affinché venga mantenuta la concorrenza sul mercato.
Fonte: www.byznys.ihned.cz
Fonte fotografia: ArcelorMittal Ostrava
