Anche la Camera dei Deputati ceca condivide la preoccupazione dei sindacati sul futuro acquirente delle acciaierie ArcelorMittal di Ostrava. La Camera ha esortato il governo a fare di più nella gestione del dossier.
Il principale dubbio grava sulla capacità dell’acquirente, il gruppo indo-britannico Liberty House, di far fronte agli investimenti a Ostrava e negli stabilimenti che rileverà dall’ArcelorMittal nel quadro delle misure compensatorie per l’acquisto dell’Ilva di Taranto. Con le nuove acquisizioni, Liberty House praticamente raddoppierà la produzione e il personale impiegato. Gli stabilimenti rilevati, soprattutto quelli con cicli a caldo come a Ostrava e a Galati in Romania, richiedono significativi investimenti per l’ammodernamento del ciclo produttivo e il contenimento dell’impatto ambientale. «Mi è stato detto (dagli acquirenti, ndr.) che è una bella sfida – ha dichiarato il deputato e governatore della regione Moravia-Slesia Iv Vondrák – Ma secondo il mio parere è anche un grosso rischio».
L’approccio critico dei deputati ha riguardato anche alcuni aspetti del potenziale contratto di acquisizione. Si tratta dello scorporo dal pacchetto della società Energetika, che garantisce il rifornimento di energia per l’acciaieria e la distribuzione del calore a diverse decine di migliaia di famiglie. La società dovrebbe rimanere in seno ad ArcelorMittal. Secondo i deputati, il nuovo acquirente dovrebbe appoggiarsi per i prossimi 36 mesi alla rete di distribuzione di ArcelorMittal prefigurando una sorta di dipendenza nei confronti della vecchia proprietà. Non è neppure chiaro che fine faranno i “permessi a inquinare” concessi a titolo gratuito dal governo ceco allo stabilimento. Molti di questi dubbi sono alimentati anche dalla mancanza di trasparenza delle trattative. «Non siamo entrati in merito a condizioni concrete di vendita» ha sottolineato il ministro dell’Industria Marta Nováková.
Alla fine i deputati hanno approvato, senza voti contrari, una mozione definita da tutti i gruppi parlamentari. Nel testo la Camera esorta il governo a essere più attivo nei confronti della Commissione Europea, affinché valuti con attenzione tutti gli aspetti della transazione. Allo stesso tempo la Camera ha esortato gli acquirenti a presentare un piano di sviluppo e investimento per lo stabilimento di Ostrava.
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