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24.08.2020

Continua a far discutere la sentenza sullo stesso stipendio per lo stesso lavoro in regioni diverse

Continua a far discutere la sentenza del Tribunale Amministrativo Supremo, che ha riaffermato con forza il principio che all'interno della stessa azienda, i lavoratori che svolgono la medesima mansione devono avere la stessa retribuzione di base, anche se lavorano in regioni con costi di vita differenti. Il tribunale ha dato ragione a un dipendente delle Poste Ceche, che contestava tariffe salariali più alte previste per i dipendenti residenti a Praga.

Secondo le associazioni dei datori di lavoro alle imprese presenti in più regioni ceche non resta che adeguarsi alla sentenza, che ribadisce un principio da lungo tempo presente nel Codice di Lavoro. I datori di lavoro hanno comunque la possibilità  di ricompensare costi di vita più alti ai propri dipendenti tramite bonus extrasalariali, ad esempio un contributo per le spese abitative. “Avvertiamo tutti i datori di lavoro che la sentenza non afferma che tutti i dipendenti debbano avere lo stesso stipendio oppure che l’azienda non abbia diritto di riflettere nella retribuzione la performance e l’affidabilità dei dipendenti o altri criteri” nota il vicepresidente della Camera di Commercio Ceca, Tomáš Prouza.

A parere degli esperti, l’attuale situazione è dovuta principalmente all’impostazione del Codice del Lavoro ceco. “È un’altra prova come il nostro Codice del Lavoro non sia flessibile e non aggiornato. Se l’impresa rispetta gli stipendi garantiti, la politica retributiva dovrebbe dipendere esclusivamente dall’accordo trovato tra il datore del lavoro e il dipendente” ha sostenuto per la stampa Tomáš Surka, Ceo della controllata ceca di Quanta Human Resources, socio Camic.

Fonte: https://www.komora.cz/

Fonte fotografia: Pixabay

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