La disputa tra il governo ceco e la Commissione Europea sull’eventuale conflitto d’interesse del primo ministro Andrej Babiš va avanti.
Lunedì 3 dicembre il Ministero della Giustizia, che è guidato dall’indipendente in quota Ano 2011 Jan Kněžínek, ha pubblicato un’analisi che smentisce il conflitto d’interesse. Secondo il dicastero, il fondo fiduciario che gestisce le aziende di Babiš non può essere considerato, dal punto di vista della legge ceca, una “persona controllata”. Pertanto, non si configurerebbe il conflitto d’interesse del capo del governo ceco.
Sono di diverso parere i consulenti legali della Commissione Europea. Secondo la loro analisi, anticipata sui quotidiani europei in chiusura della settimana scorsa, Babiš continua a essere il beneficiario del fondo fiduciario. Di fatto il premier ceco si troverebbe nello stesso conflitto d’interesse, come se possedesse direttamente le sue aziende. Qualora la Commissione decida di far sua quest’analisi, potrebbe non rimborsare alla Repubblica Ceca i fondi europei concessi al gruppo Agrofert. Per l’anno in corso si tratta di poco più di ottanta milioni di euro.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: vlada.cz
