La proposta della nuova legge edilizia presentata dal Ministero dello Sviluppo Locale ceco continua a far discutere.
A sollevare le critiche sono questa volta gli enti locali. I tre principali organi di rappresentanza dei comuni hanno pubblicato un "Appello di Epifania", in cui esortano la titolare del dicastero, Klára Dostálová, a ritirare il progetto di legge. A infastidire i rappresentanti dei comuni è soprattutto l'obiettivo della legge di creare un nuovo Ufficio Edile Nazionale del tutto indipendente dagli enti locali. «Non possiamo essere d'accordo con i cambiamenti istituzionali che porterebbero gli uffici edili fuori dall'organico dei municipi, rafforzando quindi le spinte di centralizzazione presenti nel nostro paese» dice il presidente dell'Unione Ceca dei Comuni, František Lukl.
I comuni non sono i soli a rivolgere le critiche al disegno di legge. Fortemente contrari sono gli istituti per la protezione dei beni culturali, che temono di perdere peso nell'iter di autorizzazione dei lavori edili nelle zone sottoposte a vincolo culturale. Altre voci criticano anche il fatto che il disegno di legge sia stato preparato dal Ministero in stretta collaborazione con la Camera di Commercio Ceca e giuristi provenienti da importanti studi legali cechi. In questo modo nel disegno di legge sono rappresentati prevalentemente gli interessi degli investitori privati, sottolineano le critiche.
Il Ministero dello Sviluppo Locale invece vuole continuare sulla sua strada mantenendo l'attuale disegno di legge. «Il principale obiettivo è accelerare gli iter di rilascio dei permessi. Vogliamo che diventi possibile autorizzare la costruzione entro un anno dalla presentazione della documentazione completa, inclusi gli eventuali ricorsi» ha fatto sapere il Ministero. Il progetto di legge dovrebbe iniziare il suo iter legislativo nella prima metà di quest'anno ed entrare in vigore nel corso dell'anno 2021.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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