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08.08.2016

Giovedì si deciderà (forse) del futuro di OKD

Giovedì 11 agosto si dovrebbe decidere sul futuro della società mineraria OKD. Quel giorno si riunirà il comitato dei creditori dell'azienda che si è autodichiarata in insolvenza.

Il comitato dei creditori sarà composto soprattutto da alcune imprese che prestavano servizi logistici a OKD, dalle banche e dalle Casse malattie e previdenza. L'amministratore d'insolvenza nominato dal tribunale non ha invece riconosciuto i crediti per 10,4 miliardi di corone presentati dalla Citibank che sta facendo ricorso contro la decisione. Non è quindi escluso che la Citibank venga ammessa nel comitato all'ultimo minuto.

Il comitato dei creditori dovrà decidere sullo sbocco dell'insolvenza. Le opzioni sono sostanzialmente due: la ristrutturazione dell'azienda oppure il fallimento con la chiusura dell'attività e la vendita degli attivi. In un'intervista al quotidiano Hospodarske noviny il direttore di OKD, Dale Ekmark, si è detto fiducioso sul futuro di OKD. Secondo Ekmark i creditori dovrebbero approvare la ristrutturazione, che prevede la chiusura di alcune miniere in forte perdita e il dimezzamento dell'organico dell'azienda. In futuro dovrebbero lavorare in OKD non più di cinque mila minatori.

Il vero problema è che l'azienda non riesce a riprendere fiato neppure in stato d'insolvenza, quando non deve onorare i debiti pregressi. L'azienda ha un pessimo cash flow e quindi fatica a far fronte alle spese ordinarie come il pagamento degli stipendi. Per aiutare nella ristrutturazione dell'azienda il Governo ha varato una linea di credito di 700 milioni di corone, che deve passare al vaglio di Bruxelles. I vertici di OKD tuttavia non escludono che l'azienda possa aver bisogno di un'ulteriore linea di credito nel 2017.

 

Fonte: byznys.ihned.cz

 

Fonte fotografia: OKD

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