I rifornitori di carburante hanno aumentato in luglio in maniera significativa i loro margini. Lo ha rilevato il monitoraggio del Ministero delle Finanze che sta valutando la possibilità di intervenire sui guadagni delle pompe di benzina.
In luglio i prezzi al dettaglio delle principali categorie dei carburanti hanno registrato una frenata, mentre i margini sono fortemente aumentati. Ad esempio il margine medio applicato per la vendita di un litro di benzina Natural 95 è praticamente raddoppiato a 5,60 corone. Un andamento simile è stato rilevato dal ministero anche nel caso del petrolio. Nei mesi precedenti non erano state notate delle anomalie. “Non comprendo un aumento così estremo dei margini” ha dichiarato il ministro delle finanze Zbyněk Stanjura, secondo cui i rivenditori hanno approfittato del periodo delle vacanze. Secondo le associazioni di categoria le pompe di benzina hanno solo recuperato i margini bassi dei mesi precedenti.
L’andamento registrato a luglio ha spinto il dicastero a preparare un intervento sui guadagni dei rivenditori. Non è tuttavia chiaro se alla fine la regolamentazione verrà adottata. Il ministero è invece orientato a prolungare il meccanismo di controllo oltre il 30 settembre. A quella data dovrebbe concludersi anche la riduzione delle accise di 1,50 corone per litro di carburante. “Stiamo valutando una proroga” ha comunicato Stanjura, secondo cui la misura aiuta la Repubblica Ceca ad essere competitiva rispetto ad alcuni vicini, come la Polonia, dove le imposte sui carburanti sono ancora più basse ed attraggono quindi gli autotrasportatori in transito e i gli abitanti delle zone frontaliere.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
Fonte fotografia: EuroOil
