I trend in atto sul mercato del lavoro ceco stanno contribuendo all’aumento dell’inflazione nel paese. Lo sostengono gli analisti delle società finanziarie e d’investimento.
L’economia ceca sta continuando a registrare un significativo trend di rialzo degli stipendi. Nel terzo trimestre l’aumento annuo è stato di quasi il sei percento e lo stipendio medio è aumentato a 37.499 corone ceche lorde al mese. Hanno continuato a trainare la crescita i settori dei servizi con una forte presenza dello stato come la sanità o l’istruzione, ma l’aumento più alto, di quasi il 12 percento, è stato registrato nel settore immobiliare. Nel settore manifatturiero l’aumento è stato del 5,4 percento. Gli analisti attendono una forte crescita anche nell’ultimo trimestre per effetto dei premi di fine anno.
Il tasso di disoccupazione, il più basso in tutta l’Unione Europea, ha registrato in novembre un ulteriore calo. Sono senza lavoro circa 245.000 persone, mentre i posti di lavoro vacanti sono 100.000 in più. Spesso però non c’è corrispondenza tra la competenze dei disoccupati e le mansioni richieste dalle aziende. Nei mesi invernali il numero dei disoccupati dovrebbe crescere leggermente per via della cessazione degli impieghi stagionali.
“L’andamento sul mercato del lavoro contribuisce al fatto, che i consumi delle famiglie sono uno degli elementi trainanti della crescita dell’economia ceca in termini di Pil, ma l’andamento contribuisce anche alla spinta al rialzo dell’inflazione” esprime un’opinione condivisa anche da altri analisti Radomír Jáč, Chief Economists di Generali Investments CEE. La situazione sul mercato del lavoro è una tra le ragioni, perché la banca centrale non considera temporaneo il rialzo dell’inflazione e ha cominciato ad aumentare i tassi d’interesse.
Fonte: www.ceskenoviny.cz
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