Nel primo trimestre dell’anno il settore del commercio elettronico ha registrato, dopo più di dieci anni di continua crescita, un calo dei ricavi. Secondo gli esperti il dato potrebbe segnalare una svolta nel settore, con il rafforzamento dei players più grandi e l’uscita dal mercato di quelli più piccoli.
Secondo i dati dell’Ufficio di Statistica, i ricavi dei negozi on-line hanno registrato un calo rispetto al 2021 di oltre il 13 percento. Il dato, che era stato alterato lo scorso anno dalla pandemia e dalle chiusure decretate dal governo, segnala un riequilibrio tra i punti vendita tradizionali e quelli virtuali. Ne è un esempio l’andamento dei ricavi dei punti vendita specializzati in calzature e abbigliamento, che hanno registrato una crescita del 262 percento; mentre i negozi non specializzati e misti, che per lo più sono rimasti aperti anche durante il lockdown, hanno registrato numeri simili a quelli del 2021.
Tuttavia, gli esperti ritengono che i dati del primo trimestre sono il presagio di una svolta nel settore del commercio elettronico. Come riporta il quotidiano Hospodářské noviny, molti attori sul mercato hanno impostato la loro strategia di business sui dati degli anni della pandemia, che hanno rappresentato un evento eccezionale. Altri esperti indicano che sul mercato ceco sono attivi migliaia di piccoli negozi elettronici che con stretti margini di profitto e personale non specializzato avranno difficoltà a sopravvivere su un mercato meno dinamico rispetto al biennio 2020-2021. È quindi probabile una ristrutturazione con l’uscita degli attori più piccoli e il rafforzamento tramite fusioni e acquisizioni degli attori più significativi. Si mantiene ottimista l’Associazione Ceca del Commercio Elettronico (APEK) che nonostante i numeri in rosso del primo trimestre continua a prevedere per il settore una crescita di alcuni punti percentuale nel 2022.
Fonte: Camic
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