Il giorno di libertà fiscale, ossia la data dalla quale le imprese e i lavoratori smettono di produrre per coprire il fabbisogno dello Stato, slitta anche nel 2020. Lo indicano i calcoli dell'agenzia Deloitte.
Quest'anno il giorno di libertà fiscale scatterà il 30 giugno. Le imprese e i lavoratori dovranno produrre per 181 giorni per soddisfare il fabbisogno dello Stato e della pubblica amministrazione. «Nel lungo periodo la pressione fiscale in Repubblica Ceca continua a crescere - ha sottolineato l'analista economico di Deloitte, David Marek - Prendendo in considerazione il giorno della libertà fiscale, nella classifica dei Paesi EU la Repubblica Ceca si posiziona circa a metà per quanto riguarda la pressione fiscale complessiva».Il primo Stato dell’UE in cui scatterà il giorno di libertà fiscale sarà la Romania, il 2 maggio (122 giorni necessari per coprire il fabbisogno dello Stato). Al lato opposto della classifica c'è la Danimarca, dove il giorno di libertà fiscale arriverà il 14 agosto, a 226 giorni dall'inizio dell'anno.
Ad accrescere la pressione fiscale in Repubblica Ceca nel 2020 sono soprattutto alcune imposte sul consumo di tabacco, alcol e giochi d'azzardo. Hanno un impatto sull'aumento del carico fiscale anche alcune misure quali l'allargamento del Registro Elettronico degli Incassi ad artigiani e liberi professionisti. Incidono invece in senso contrario, abbassando la pressione fiscale, il calo dell'aliquota IVA per alcuni servizi e beni e l'aumento dei limiti per la deduzione forfettaria dei costi da parte dei lavoratori autonomi.
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