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31.07.2020

Il governo ha aperto le trattative per trasformare i programmi Antivirus in cassa integrazione

Il governo ha aperto le trattative con le parti sociali per la trasformazione dei programmi Antivirus in un sistema di cassa integrazione simile al modello tedesco del Kurzarbeit. Il primo incontro si è svolto al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Secondo la titolare del dicastero Jana Maláčová, il governo e le parti sociali concordano sul fatto che i programmi Antivirus dovrebbero trasformarsi in un sistema ordinario di cassa integrazione. “Ma ci sono state vivaci discussioni sui parametri tecnici” ha aggiunto il ministro Maláčová. Le opinioni divergono soprattutto sulla modalità di attivazione della cassa integrazione e sulla sua durata. Tra le parti sociali e il governo sono diverse le opinioni anche sull’entità del contributo statale.

Le trattative continueranno lunedì 17 agosto, al rientro dalle ferie governative. La durata dei programmi Antivirus è fissata attualmente fino al 31 agosto. “Contiamo di prorogare i programmi entro la fine dell’anno” ha assicurato la Maláčová. Dal 1° gennaio 2021 potrebbe entrare in funzione il nuovo sistema ordinario, ammesso che si riesca a concludere l’intero iter legislativo nel giro di quattro mesi.

I programmi Antivirus sono stati attivati da aprile di quest’anno per aiutare le imprese colpite dagli effetti negativi dell’epidemia Covid-19. Il programma eroga alle imprese un rimborso del sessanta o ottanta percento delle remunerazioni corrisposte a dipendenti, che hanno dovuto sospendere o ridurre la loro attività lavorativa a causa dell’epidemia. Da aprile sono stati corrisposti circa 15 miliardi di corone per oltre settecentomila posti di lavoro. Da giugno è attivo anche il programma Antivirus C che presuppone l’esonero dei contributi previdenziali per le aziende con un massimo di 50 dipendenti relativi ai mesi di giugno, luglio e agosto.

 

Fonte: MPSV

Fonte fotografia: vlada.cz

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