Il Registro Elettronico degli Incassi, più noto in Repubblica Ceca sotto la sigla EET, non ripartirà. Lo ha confermato il premier Petr Fiala.
I partiti della nuova maggioranza avevano già affermato nel patto della coalizione di non voler rinnovare il funzionamento del sistema, che registrava gli scontrini rilasciati dai ristoranti e dagli esercenti. La sospensione del registro era stata una delle prime misure introdotte dal precedente governo allo scoppio della pandemia Covid-19. Il registro era stato sospeso fino al 2023.
Il sistema era stato fortemente contestato già al momento della sua introduzione nel 2017. Il registro era stato fortemente promosso dall‘allora ministro delle Finanze Andrej Babiš. Nel dibattito parlamentare si erano mostrati molto contrari i partiti del centrodestra. Il sistema era partito in diverse ondate: nel 2017 era diventato obbligatorio per le imprese nel settore del commercio e l‘anno seguente per quelle nel commercio al dettaglio. Avrebbero dovuto registrare gli incassi anche gli ambulanti, artigiani o i liberi professionisti, ma la sospensione nel 2020 aveva bloccato le altre fasi di introduzione del sistema.
La valutazione del registro è stata fortemente contrastata. Per i partiti di centrodestra l’EET era un altro obbligo inutile, che lo Stato aveva creato per le imprese. Secondo i sostenitori dell’EET invece il registro aveva contribuito a combattere l‘evasione fiscale, soprattutto nel campo dell‘IVA, e a raddrizzare la competitività nei settori del commercio e della ristorazione.
Fonte: ct24.ceskatelevize.cz
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