Il numero delle persone in difficoltà con il pagamento delle rate dei mutui e altri crediti è ulteriormente calato anche nel primo semestre di quest’anno. Lo indicano i Registri dei crediti bancari e non bancari.
Le persone in difficoltà di pagamento di un mutuo a scopo abitativo sono diminuite rispetto a un anno fa di circa un terzo a 12.000. Nel settore dei crediti al consumo il calo è stato del sei percento e a fine semestre erano in difficoltà circa 180.000 persone. In entrambi i casi il calo più forte è stato registrato tra le persone con meno di 30 anni. Secondo gli esperti le persone, le banche e le società creditizie hanno adottato durante la pandemia un approccio più prudente con un calo dell’erogazione dei crediti al consumo. Durante la pandemia le persone “avevano meno possibilità di spendere il loro denaro, quindi avevano maggiori disponibilità per pagare le rate”, sostiene Lenka Novotná, direttrice del registro bancario.
Nonostante questo trend favorevole cresce il valore dei crediti che hanno difficoltà ad essere saldati. La tendenza è dovuta al maggiore valore dei crediti pro capite che non vengono rimborsati in maniera ordinaria. Fanno eccezione i mutui per l’abitazione, dove il valore è invece diminuito di un quarto a 6,6 miliardi di corone.
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