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14.08.2019

Incentivi per l’occupazione nell’industria solo con la disoccupazione al 7,5 percento

Il Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali ha pubblicato la sua proposta per la modifica degli incentivi per l'occupazione e la riqualificazione professionale. La proposta, che sarà discussa e votata dal governo, fa parte della riforma del sistema degli incentivi agli investimenti avviata con la nuova legge approvata in via definitiva in luglio.

La bozza pubblicata dal Ministero del Lavoro prevede che gli incentivi per l'occupazione nella produzione industriale debbano scattare solo quando il tasso di disoccupazione a livello nazionale avrà superato il 7,5 percento. In quel caso le imprese industriali potranno ottenere un incentivo di 300.000 corone ceche per ogni posto di lavoro creato nelle zone industriali speciali. Secondo il testo l'incentivo dovrebbe calare a 200.000 corone se il posto di lavoro viene creato in un distretto con il tasso di disoccupazione superiore del cinquanta percento alla media nazionale o a 100.000 corone in distretti con il tasso di disoccupazione superiore del 25 percento. Uno schema analogo è previsto anche per gli incentivi per la riqualificazione professionale. Potranno ottenere un incentivo di 200.000 corone per ogni posto di lavoro creato (o il 25 percento dei costi per la riqualificazione del personale) senza alcuna condizione legata al tasso di disoccupazione i centri tecnologici e i centri dei servizi strategici.

Dagli incentivi per l'occupazione nella produzione rimangono quindi escluse le aree con un tasso di disoccupazione, che non si discosta in maniera eccessiva dalla media nazionale. Inoltre, la soglia del 7,5 percento appare decisamente elevata. Attualmente il tasso di disoccupazione è fermo intorno al 2 percento e la soglia prevista dal ministero è stata superata per l'ultima volta ben quattordici anni fa, nel 2005. Dall'altra parte nel computo dei posti di lavoro creati potranno essere conteggiati anche le posizioni occupate da cittadini extra UE residenti di lungo periodo e con un contratto a tempo indeterminato. Fino ad adesso rientravano nel computo solo i cittadini UE e i loro famigliari. Allo stesso tempo le imprese potranno ottenere altri incentivi fiscali per il trasferimento tecnologico e le attività produttive. Come prevede la nuova legge i progetti di erogazione degli incentivi dovranno essere approvati dal governo.

Fonte: apps.odok.cz

Fonte fotografia: Pixabay

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