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29.03.2019

La Banca Nazionale lascia invariati i tassi d’interesse

La Banca Nazionale Ceca ha deciso di non rialzare i tassi d'interesse. La decisione è stata presa dal board nella seduta di giovedì 28 marzo.

La politica di progressivo rialzo dei tassi della Banca Nazionale segna una frenata. Il board non si mostra preoccupato nemmeno da un tasso d'inflazione superiore al due percento. «Le previsioni attuali indicano che il tasso d'inflazione tornerà verso l'obiettivo del due percento nei prossimi mesi», ha annunciato il governatore Jiří Rusnok. Secondo il governatore, quest'anno potrebbero essere attuati due interventi sui tassi d'interesse. «Ma potrebbe anche non esserci alcun intervento. Molto dipenderà da quello che succederà nei prossimi mesi», ha sottolineato Rusnok. A frenare l'inflazione dovrebbe essere una minore domanda estera. «E anche i segnali di surriscaldamento dell'economia ceca sono diventati molto meno significativi, ad esempio la crescita salariale è stata inferiore alle previsioni», ha affermato Rusnok, sottolineando il ritorno della spinta anti-inflazionistica. È chiaro, pertanto, che la Banca Centrale Ceca non voglia in questa situazione aumentare il differenziale verso l'Eurozona, dove i tassi sono fermi allo zero.

La Banca Nazionale Ceca ha anche pubblicato il suo bilancio 2018. Rispetto al deficit di 250 miliardi di corone registrato nel 2017, l'anno scorso la Banca Nazionale Ceca è tornata in attivo, soprattutto grazie all'indebolimento della corona ceca e quindi all'apprezzamento delle riserve valutarie della banca. Unico neo la gestione delle azioni, che rappresentano meno del dieci percento dei 125 miliardi di euro di riserve della Banca Nazionale Ceca. Il settore azioni, che viene gestito da società esterne, ha registrato un passivo di 27 miliardi di corone, in gran parte minusvalenze del valore delle azioni detenute nel portafogli.

Fonte: www.cnb.cz

Fonte fotografia: cnb.cz

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