Nel seduta di ieri, il board della Banca Nazionale Ceca ha deciso di non modificare i tassi d'interesse.
Sebbene il tasso di inflazione continui a viaggiare nella fascia alta di tolleranza, i fattori interni ed esterni dovrebbero portare nei prossimi trimestri ad un ritorno dell'inflazione al 2%, evitando così un intervento della Banca Nazionale. Particolarmente importanti sono i fattori interni che stanno spingendo l'inflazione. «Secondo le previsioni, le spinte inflattive domestiche si indeboliranno a causa del rallentamento della crescita degli stipendi», ha sottolineato il governatore Jiří Rusnok.
Nelle nuove previsioni, la Banca Nazionale ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell'economia. Per il prossimo anno viene previsto un tasso di crescita del PIL al 2,4% e del 2,8% per il 2021. Per l'anno in corso, la stima è rimasta senza modifica al 2,6%. La Banca Nazionale ha rivisto anche le stime della corona con uno scambio medio per il prossimo anno di 25,40 corone per euro. La corona dovrebbe rafforzarsi leggermente a causa del differenziale dei tassi d'interesse applicati dalle due banche centrali e la convergenza reale dell'economia ceca nei confronti dei Paesi dell'Eurozona.
Fonte: www.cnb.cz
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