La Camera dei Deputati della RC ha approvato la modifica di legge che apre la possibilità di ottenere il bonus previsto per i lavoratori autonomi anche a coloro, che si trovano in stato d’insolvenza. Ora la legge passa al Senato, dove si attende un voto favorevole.
Grazie alla modifica di legge potranno chiedere il contributo dal programma di bonus avviato nel mese di ottobre anche i lavoratori autonomi a tempo pieno che si trovano in insolvenza. Il contributo è pari a 500 corone per ogni giorno dello stato d’emergenza e riguarda le attività colpite direttamente o indirettamente dalle limitazioni governative. Il Ministero delle Finanze prevede l’arrivo di qualche migliaio di domande per una spesa complessiva nell’ordine di un centinaio di milioni di corone.
Il ministro delle Finanze Alena Schillerová ha spiegato che l’allargamento della platea è stato possibile grazie a un accordo preliminare con la Commissione Europea. Il bonus verrà escluso dal quadro temporaneo, che non permette finanziamenti a soggetti in insolvenza o in difficoltà finanziarie prima del 31 dicembre del 2019. Il bonus verrà quindi conteggiato nelle soglie de minimis ordinarie, vale a dire nel tetto di sovvenzioni statali pari a 200.000 euro in tre anni.
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