Il Senato ceco ha bocciato nella seduta di giovedì 1° luglio la nuova legge edilizia. Il voto contrario è stato unanime.
Durante il dibattito sono state mosse molte critiche verso il disegno di legge preparato dal Ministero dello Sviluppo Locale. Uno dei punti più criticati è stata la riorganizzazione degli uffici edili. La legge prevede la creazione di un ufficio edile nazionale, che dovrebbe avere sui territori delle succursali. Gli uffici edili quindi uscirebbero dal perimetro dei comuni, un fatto molto criticato dai sindaci e dagli enti locali. Secondo i principali gruppi al Senato, dove hanno la maggioranza i partiti d’opposizione, le mancanze del disegno di legge sono così gravi da non poter essere corrette tramite degli emendamenti.
Il disegno di legge quindi tornerà alla Camera dei Deputati. Per superare il veto senatoriale è necessario il voto a favore della maggioranza assoluta di 101 deputati. Non è tuttavia chiaro se la legge avrà il sostegno sufficiente tra i deputati. Nella votazione finale alla Camera i voti a favore erano rimasti sotto la soglia della maggioranza assoluta. Nel caso di voto positivo sarà adottata la versione licenziata precedentemente dalla Camera senza la possibilità di effettuare modifiche.
La bocciatura del Senato è stata criticata dalle associazioni imprenditoriali. Secondo loro la legge è stata colpita a causa della campagna elettorale. Secondo l’Associazione degli sviluppatori industriali, che riunisce le maggiori aziende del settore, la mancata introduzione della legge penalizzerebbe la competitività della Repubblica Ceca. Secondo la Camera di Commercio Ceca il voto del Senato è stato un errore e ha esortato la Camera dei Deputati ad approvare la norma. Se venisse approvata, la legge entrerebbe in vigore nel 2023.
Fonte: ct24.ceskatelevize.cz
Fonte fotografia: senat.cz
