L’Amministrazione Fiscale Ceca continuerà a non fare differenza nelle operazioni di rimborso tra i crediti IVA soggetti o non soggetti a controversia. Lo indica una circolare interna, i cui stralci sono stati pubblicati dalla Radio pubblica ceca.
La circolare reagisce alla situazione che si è venuta a creare in seguito alla sentenza della Corte costituzionale del 28 febbraio di quest’anno. La Corte si è espressa riguardo alla controversia tra una ditta attiva nel settore di compravendita di metalli e l’Amministrazione Fiscale. L’impresa lamentava il fatto che l’Amministrazione Fiscale continuasse a trattenere anche i rimborsi IVA riguardanti operazioni non soggette a controversia creando così un danno economico rilevante all’impresa. Nonostante l’avviso di parere opposto da parte di altre istanze, la Corte costituzionale ha dato ragione all’impresa censurando la condotta del Fisco. Secondo il collegio giudicante, guidato dal giudice Kateřina Šimáčková, l’Amministrazione Fiscale deve distinguere tra crediti soggetti o non soggetti a controversia e rimborsare i crediti non soggetti con scadenze ordinarie. Fino ad ora l’Amministrazione ha trattenuto tutti i rimborsi senza distinzione, condotta che non è mai stata messa in discussione dai tribunali amministrativi.
«Secondo il parere della Direzione Generale delle Finanze, le conclusioni comprese nel verdetto della Corte costituzionale in questione non sono applicabili alla generalità dei casi con l’attuale legislazione» indica la circolare. Secondo l’Amministrazione Fiscale, l’attuale legislazione non prevede il rimborso dei crediti con tempistiche diverse a seconda dei vari tipi di transazione a cui fanno riferimento. Il Ministero delle Finanze ha già promesso di preparare una modifica di legge che permetta il pagamento dei rimborsi non soggetti a controversia con tempistiche ordinarie. Nel frattempo gli imprenditori si trovano in una situazione di vuoto legislativo.
Fonte: www.irozhlas.cz
Fonte fotografia: Usoud.cz
