Le imprese ceche che devono far fronte a un mercato del lavoro caratterizzato dal tasso di disoccupazione più basso in tutta l’Unione Europea, cercano sempre più spesso i propri dipendenti in Asia. Devono tuttavia far fronte alle quote ufficiali e una certa macchinosità burocratica. Lo scrive il quotidiano Hospodářské noviny.
Le aziende ceche cercano in Asia professioni che maggiormente mancano sul locale mercato del lavoro, ad esempio gli operai specializzati o gli operatori della logistica. Ad aumentare l’interesse per i potenziali dipendenti dall’Asia è anche la guerra in Ucraina con molti uomini in età lavorativa bloccati in patria.
La Repubblica Ceca ha attualmente aperte le quote per dipendenti provenienti dalle Filippine, dall’India o dalla Mongolia. Le associazioni delle imprese spingono, affinché il governo aumenti le quote e potenzi i servizi consolari nei paesi interessati. Nel corso dell’anno il governo dovrebbe anche aprire una nuova quota per i dipendenti originari dall’Indonesia.
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Fonte: archiv.hn.cz