Le imprese ceche hanno ricevuto dal programma di “cassa integrazione” Antivirus circa 26,3 miliardi di corone. Lo ha detto alla Camera dei Deputati il ministro del Lavoro Jana Maláčová, Nel computo non è compreso il bando Antivirus C, che consisteva nell‘abbono dei contributi per le piccole imprese.
Tramite il programma avviato per le imprese in difficoltà a causa dell‘epidemia sono stati sostenuti oltre 935.000 posti di lavoro, un quarto dei posti di lavoro nel settore privato. Il programma è stato maggiormente usato ad aprile, ma le erogazioni sono cresciute nei mesi autunnali con l‘arrivo della seconda ondata dell’epidemia e l‘aumento dei contributi.
Le verifiche attuate dagli Uffici di collocamento, che gestiscono il programma, hanno evidenziato un alto tasso di errori. Su 884 verifiche concluse sono stati riscontrati errori presso 357 datori di lavoro, che hanno dovuto restituire parzialmente o per intero il contributo. Secondo il ministro Maláčová l‘errore più frequente è il versamento dei contributi e dell‘indennità ai lavoratori dopo e non prima di aver ricevuto il contributo statale.
La Camera dei Deputati procede con l‘esame del disegno di legge, che introduce un meccanismo stabile di cassa integrazione. Il disegno di legge ha ricevuto molti emendamenti e alcuni sono arrivati anche dai partiti governativi. Il voto finale è previsto per febbraio, poi il testo passerà al Senato. Il programma Antivirus scade a fine febbraio e le regole europee escludono la proroga oltre il 12 marzo.
Fonte: https://www.e15.cz
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