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30.10.2019

Le parti sociali non trovano accordo sull’aumento dello stipendio minimo

Le parti sociali non hanno trovato un accordo sul rialzo dello stipendio minimo per il prossimo anno. Toccherà al governo ceco prendere una decisione su un possibile aumento del salario.

Nelle trattative tra i sindacati e i datori di lavoro sono emerse forti differenze di veduta. Mentre i sindacati chiedevano un rialzo sostanzioso a 15.000 corone ceche al mese, i datori di lavoro avevano offerto circa mille corone in meno, 14.050 corone ceche al mese. L'attuale stipendio minimo lordo è di 13.350 corone ceche mensili. Secondo i datori di lavoro, il brusco rialzo richiesto dai sindacati potrebbe mettere in difficoltà alcune piccole e medie imprese ceche. «L'economia nazionale non avrà vita facile nel 2020», avverte il presidente dell'Unione del Trasporto e dell'Industria, Jaroslav Hanák.

Di conseguenza, a decidere il rialzo per il prossimo anno sarà l'esecutivo. Tuttavia, anche nel governo si registrano delle divergenze. Il ministro del Lavoro Jana Maláčová ha già annunciato che proporrà di aumentare lo stipendio minimo a 14.700 corone ceche. La proposta del ministro socialdemocratico ha già ottenuto la bocciatura da parte del premier Andrej Babiš e del ministro delle Finanze Alena Schillerová. Secondo il movimento ANO 2011, lo stipendio minimo dovrebbe crescere in linea con il resto della massa salariale. In un secondo momento, il governo potrebbe introdurre un meccanismo automatico, come avvenuto di recente in Slovacchia, stabilendo un rapporto fisso tra lo stipendio minimo e quello medio.

Fonte: ct24.ceskatelevize.cz

Fonte fotografia: vlada.cz

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