A tre mesi e mezzo dall’insediamento del governo, la Repubblica Ceca torna ad avere un ministro degli Esteri a tempo pieno. Martedì 16 ottobre è stato nominato alla guida del palazzo Černín il sottosegretario Lukáš Petříček.
Con la nomina di Petříček si conclude quindi la fase di stallo determinata dal rifiuto del presidente della repubblica Miloš Zeman di nominare il candidato socialdemocratico alla carica, l’europarlamentare Miroslav Poche. Il nuovo ministro degli Esteri è comunque molto vicino a Poche, di cui fu assistente all’Europarlamento. «Vorrei ringraziare anche il premier Babiš, che ha concordato con me nel suggerire al precedente candidato di tornare a fare l’europarlamentare a Bruxelles» ha detto il Presidente della Repubblica dopo l’atto di nomina.
Secondo il nuovo ministro la Repubblica Ceca deve concorrere al rispetto delle norme internazionali per evitare “le leggi della giungla”. «Il Paese deve avere una politica estera ambiziosa, attiva e sicura di sé – ha detto nella conferenza stampa Petříček – Si tratta di uno dei presupposti per garantire al paese la prosperità e ai cittadini la sicurezza». Il nuovo ministro degli Esteri si concentrerà soprattutto sul ruolo della Repubblica Ceca nei grandi organismi e istituzioni internazionali. La politica europea continuerà invece ad essere l’appannaggio del primo ministro Andrej Babiš.
Fonte: www.vlada.cz
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