Il 2019 è appena cominciato, ma tra i sindacati e i datori di lavoro è già ripartito il tradizionale tira e molla sul rialzo del salario minimo per il prossimo anno. A comunicarlo è la televisione pubblica ceca.
Hanno aperto le danze i sindacati della ČMKOS, la più grande confederazione sindacale ceca, che per il 2020 chiedono un rialzo secco di 1.500 corone al mese. Così facendo, il salario minimo salirebbe a 15.000 corone. Secondo i sindacati cechi, infatti, il salario minimo continua ad essere uno dei più bassi, anche confrontato ai paesi vicini come Polonia e Slovacchia. «Il rialzo dei salari minimi alimenta la crescita dei consumi, favorendo l’andamento positivo dell'economia», sostiene Josef Středula, leader della ČMKOS. Meno convinti invece i datori di lavoro: l'Unione del Trasporto e dell'Industria propone un aumento salariale attorno al sette percento, ossia di circa 700 corone.
Ad avere l'ultima parola sulla questione è il governo, che probabilmente cercherà una via di mediazione al suo interno. Dal 2016 lo stipendio minimo è cresciuto di oltre mille corone ogni anno, ma il premier Babiš ha anticipato che l'aumento del 2020 potrebbe essere meno incisivo.
Fonte: ct24.ceskatelevize.cz
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