Gli sgravi per i contratti part-time hanno dimostrato di essere un incentivo efficace nella creazione di nuove opportunità lavorative, generando circa 22.600 posizioni nel corso dell'ultimo anno. Questo è quanto è emerso da una conferenza stampa tenuta dal Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali, il quale ha reso noto che, su questo totale, ben 16.000 posizioni erano già attive entro il mese di dicembre.
Nel corso del 2023, complessivamente, sono stati 26.000 i datori di lavoro che hanno fatto uso degli sgravi per i contratti part-time, dando vita a ben 124.000 opportunità lavorative. Questi incentivi prevedono uno sgravio del 5% sui contributi per i datori di lavoro che assumono lavoratori over 55, under 21, disoccupati di lungo periodo o genitori che si prendono cura di figli piccoli.
Tuttavia, questa politica non è stata priva di costi per lo stato: gli sgravi hanno comportato un mancato introito di circa 877 milioni di corone, mentre il gettito dei contributi dai nuovi posti di lavoro ha ammontato a circa 1,3 miliardi di corone.
L'introduzione di questa misura lo scorso anno è stata finalizzata a sostenere l'occupazione a tempo parziale, soprattutto per le categorie svantaggiate sul mercato del lavoro. Nonostante i risultati positivi, va notato che la Repubblica Ceca registra ancora una bassa diffusione dei contratti part-time rispetto ad altri paesi dell'Unione Europea, rappresentando solo circa il 6% del totale delle tipologie contrattuali.
Fonte e grafico: https://www.mpsv.cz/documents/20142/7095934/TZ_zkracene_uvazky_unor_2024_final.pdf/ff9cbfc7-3421-b1db-73ff-4717a184b84a