I nuovi obiettivi ambientali annunciati dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen hanno suscitato perplessità in Repubblica Ceca. Secondo la presidente il taglio delle emissioni previsto per il 2030 dovrebbe aumentare dal 40 al 55 percento.
L’obiettivo del 55 percento non ha raccolto il favore del governo ceco. “Per noi il taglio del 55 percento entro il 2030 non è fattibile – ha commentato il vicepremier e ministro dell’Industria e del Commercio Karel Havlíček – Sarà più tardi, se non vogliamo perdere l’autosufficienza energetica, distruggere nei prossimi anni l’industria e lavorare con cifre reali nella mobilità e nei trasporti”. Per il vicepremier il Paese è invece pronto a raggiungere l’obiettivo del 40 percento già fissato dall’Unione.
Parere simile arriva anche dal mondo delle imprese che temono un aumento troppo rapido dei costi legati all’ecologia. “I costi della transizione ecologica saranno molto più alti in Repubblica Ceca rispetto ad altri Paesi dell’Unione Europea” ha avvertito l’Unione del Trasporto e dell’Industria, che raccoglie le grandi imprese industriali ceche. Secondo l’associazione l’obiettivo lanciato dalla presidente della Commissione Europea non sarebbe stato sufficientemente discusso a livello europeo.
Fonte: www.mpo.cz
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