Le casse pubbliche della Repubblica Ceca hanno sovvenzionato negli ultimi vent’anni la creazione di un centinaio di zone industriali. Si tratta di uno dei numeri contenuti nel recente rapporto di verifica redatto dall’Ente nazionale di controllo, la Corte dei Conti ceca.
Le finanze pubbliche hanno speso circa 12 miliardi di corone in sovvenzioni dirette per incentivare la nascita di nuove zone industriali. Quasi altri 15 miliardi di corone sono stati spesi a sostegno degli immobili imprenditoriali grazie ai finanziamenti da fondi europei. Generalmente si tratta di investimenti riusciti: il tasso medio di occupazione delle zone industriali create con il sostegno pubblico era, a fine 2017, all’ottanta percento. Scarsi risultati invece per la politica di riqualificazione di aree industriali già esistenti: oltre il 95 percento delle zone industriali è sorto su aree verdi.
Come spesso accade per le sovvenzioni pubbliche, l’Ente nazionale di controllo lamenta la mancanza di sistemi di rilevazione che possano fornire una valutazione completa sull’impatto delle zone sovvenzionate. «Ad eccezione di pochi casi, le zone industriali vengono occupate dalle imprese, ma i reali benefici per le casse statali e lo sviluppo dei territori non vengono rilevati dal Ministero dell’Industria e Commercio e gli stessi investitori non hanno alcun obbligo di fornire i dati necessari per la valutazione» sottolinea nel rapporto l’Ente. Verifiche campionarie non hanno dato risultati incoraggianti: solo nella metà dei casi di progetti finanziati da fondi europei, le risorse pubbliche sono servite a raggiungere gli obiettivi prescritti.
Fonte: www.nku.cz
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