La nuova coalizione di governo prevede nel suo programma molti interventi, che dovrebbero alleggerire la pressione fiscale e burocratica sulle imprese. Il testo è stato inviato venerdì al presidente Petr Pavel.
“Ci impegniamo a non alzare alcuna imposta” indica il testo. La coalizione vuole anche bloccare l'aumento delle basi contributive e fiscali per gli imprenditori autonomi e ridurre l'imposta sul reddito delle persone giuridiche dal 21% al 19%. Dal 2027 la coalizione vuole introdurre il Registro degli Incassi, misura faro del primo governo Babiš e abolito dal governo uscente, in versione 2.0. Al settore della ristorazione viene promesso un calo dell'IVA al 12% per pasti e bevande analcoliche. La coalizione vuole anche un rimborso dell'IVA sulle fatture non pagate più rapido.
La nuova coalizione propone che l'intero contributo alle rinnovabili venga pagato tramite la fiscalità generale e non in bolletta. “Passeremo in maniera progressiva da una politica basata sulle sovvenzioni agli ammortamenti” indica il testo. La nuova coalizione promette anche “una vera riforma” per la riduzione del carico amministrativo delle imprese e l'introduzione del punto unico di pagamento dei contributi e imposte, una delle promesse ricorrenti e mai realizzate nella politica ceca.
La nuova coalizione si dice contraria alla fine della produzione di nuove automobili con il motore a combustione nel 2035. I partiti si dicono anche “pronti a non implementare nel diritto ceco” il sistema dei permessi a emettere ETS2, che riguarderebbe i trasporti e il riscaldamento delle case. “Entro il 2029 collegheremo Praga, l'Aeroporto di Ruzyně e Kladno” dice la nuova coalizione, che intende investire fortemente in nuove autostrade e potenziare le principali linee ferroviarie a 200 chilometri all'ore. La coalizione vuole potenziare il trasporto merci su rotaia e rivalutare la necessità delle linee ad alta velocità.
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