Lunedì 20 e martedì 21 marzo si sono riuniti a Londra i presidenti e i segretari generali aderenti alla rete Area Europa delle Camere di Commercio Italiane all'Estero. Area Europa delle Camere di Commercio Italiane all'Estero riunisce 27 Camere italiane attive in Europa.
La riunione di Londra è stata un'occasione per fare il punto dello stato delle Camere di Commercio Italiane in Europa che hanno vissuto negli ultimi anni diverse criticità. «Abbiamo purtroppo constatato che diverse Camere in Europa si trovano in uno stato di sofferenza» afferma il presidente della Camera Italo-Ceca Gianfranco Pinciroli presente al meeting annuale di Area Europa con il segretario generale Matteo Mariani.
Tra i problemi che le Camere devono affrontare c'è un forte carico burocratico nei rapporti con le istituzioni italiane. «Abbiamo votato all'unanimità la richiesta di snellire le procedure burocratiche e della nostra richiesta si farà carico il coordinatore dell'Area Europa Marco Montecchi» dice il presidente Pinciroli. Le Camere fanno fronte anche a un profondo cambiamento del sostegno pubblico per le attività di internazionalizzazione. Negli ultimi mesi è palese la concentrazione di queste attività nelle sedi di ICE. «Noi crediamo che ci sia il bisogno di valorizzare le esperienze e il know-how delle Camere all'estero, che spesso hanno un organico e un funzionamento più snello. Perciò possiamo raggiungere gli stessi risultati, o anche migliori, a costi minori» sottolinea Gianfranco Pinciroli.
A Londra sono arrivate anche buone notizie. «Nuove opportunità arrivano anche sul fronte della promozione turistica – dice Gianfranco Pinciroli – Con l'accordo delle Ambasciate, l'ENIT potrà affidare attività di promozione alle Camere di Commercio. Ciò rappresenta un'opportunità per le Camere attive nei Paesi, dove mancano le rappresentanze dell'ENIT».
Data la sede dell'incontro, in diverse riunioni è stato trattato il tema dell'uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Per l'Unione Europea si prospettano delle trattative molto lunghe e faticose con l'ex Paese membro. «Nel corso degli incontri non sono emerse delle valutazioni unanimi sulle conseguenze della Brexit – dice Gianfranco Pinciroli – Ma in generale c'è preoccupazione per il futuro dei nostri connazionali, che vivono e lavorano in Gran Bretagna. Per loro ottenere la cittadinanza è molto difficile e le condizioni, secondo le quali potranno rinnovare il loro permesso di soggiorno, sono incerte».
Anche nel 2017 le Camere di Commercio Italiane in Europa sono pronte per giocare un ruolo fondamentale nelle attività volte a supporto dei processi di internazionalizzazione delle imprese italiane sui mercati europei che sono strategici per le esportazioni e l'economia italiana.
Fonte: Camic
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