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09.03.2016

Al via il Gruppo Immobiliare della Camera Italo-Ceca

Giovedì 10 marzo si è tenuto presso la sede CAMIC il primo appuntamento del Gruppo Immobiliare della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca.

L'incontro è stato aperto dal saluto del presidente della Camera Gianfranco Pinciroli. “L'immobiliare è un settore strategico per la Camera ed è uno dei campi dove sono maggiormente attivi gli investitori italiani”. Il segretario generale Matteo Mariani ha poi specificato le attività del Gruppo, che terrà incontri a cadenza mensile. “Per l’intero 2016 abbiamo previsto seminari di approfondimento che avranno un taglio molto operativo, e incontri con i sindaci e i dipartimenti edili delle municipalità praghesi. Quest'anno visiteremo quindi la prima, la seconda e la terza municipalità”.

Il seminario si è poi concentrato sul tema degli appalti pubblici nel settore immobiliare. La situazione è in forte evoluzione a causa della nuova Legge che è stata approvata in terza lettura dalla Camera dei Deputati mercoledì 9 marzo. L'iter legislativo non è però concluso, in quanto il Senato potrebbe apporre modifiche al testo.

La nuova Legge cambia il modo di regolamentare il settore. Le singole stazioni appaltanti avranno maggiore libertà nello stabilire i parametri di valutazione, che però dovranno essere trasparenti e controllabili da soggetti terzi e non discriminatori o limitanti della libera concorrenza. Un approccio che ha portato a una norma più snella e flessibile, che aumenta però la discrezionalità dei singoli appaltatori.

Un primo cambiamento fondamentale riguarda le soglie di valutazione degli appalti. Le soglie per gli appalti di minore entità, per i quali non è obbligatorio indire una gara, rimangono invariati. Si eleva a 50 milioni di corone invece la soglia per gli appalti a procedura semplificata. “Nella procedura semplificata l'appaltatore non è obbligato a pubblicare il bando – sottolinea l'avv. Jiří Kučera, partner dello studio legale Kucera e Associati e relatore del seminario – L'appaltatore deve quindi scegliere almeno cinque imprese che concorreranno nella gara. Inoltre ha l’obbligo di accettare le candidature anche da altre imprese che vogliono concorrere nella gara”.

La procedura semplificata riguarderà la maggioranza degli appalti edili attinenti gli edifici, in quanto il valore medio degli appalti si situa tra 20 e 50 milioni di corone. “Un'altra importante novità riguarda le condizioni commerciali, che non dovranno più far parte del bando – nota l’avv. Jiří Kučera – Attualmente le imprese che partecipano a una gara pubblica hanno la possibilità di conoscere la bozza del contratto. Con la nuova Legge il contratto con le relative condizioni commerciali potrà essere scritto e stipulato anche a gara conclusa. Resta però da vedere come regolerà questo passaggio il testo definitivo della Legge”.

La nuova Legge permetterà alle stazioni appaltanti di tagliarsi su misura le singole gare d'appalto. “Gli appaltatori dovranno indicare a inizio gara se il parametro decisivo è il prezzo o la cosiddetta effettività economica – rileva l'avv. Kučera – La costruzione del parametro dell'effettività economica dovrà essere pubblica e indicare quale sia il peso dei singoli parametri come il prezzo o i costi di gestione”.

Le stazioni appaltanti potranno ricorrere anche a una serie di parametri di valutazione dei singoli candidati. “Le imprese potranno essere valutate secondo parametri amministrativi, tecnici ed economici – dice l’avv. Kučera – Le stazioni appaltanti potranno anche chiedere referenze e la lista di lavori simili effettuati negli ultimi tre anni. La valutazione riguarda soprattutto le imprese che effettivamente svolgeranno i lavori e in alcuni casi anche i fornitori. Per le imprese appartenenti a una holding possono essere presentate anche le referenze della casa madre”.

I parametri stabiliti dalle stazioni appaltanti dovranno essere trasparenti e soprattutto non limitare la libera concorrenza e discriminare i candidati. “In questo senso sono importanti alcuni pronunciamenti da parte dell'Antitrust – nota avv. Kučera – L'Antitrust ha, ad esempio, deciso che gli appalti per l’isolamento di edifici residenziali, che in parte erano finanziati dal programma Nová Zelená Úsporám, non possano essere esclusi dalle gare d’imprese solo perché rivolte esclusivamente a lavori d'isolamento degli edifici amministrativi. Un parametro così stringente è stato considerato discriminatorio”.

La nuova Legge, che dovrebbe entrare in vigore nel 2017, quindi cambia completamente il quadro legislativo degli appalti pubblici. Rimane però incerto se effettivamente raggiungerà l'obiettivo di semplificare l'iter burocratico degli appalti.

Fonte fotografia: Archivio Camic

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