Il premier ceco uscente e leader del movimento Ano 2011 Andrej Babiš ha dichiarato nel fine settimana che non accetterà l’incarico di formare un nuovo governo. Con il suo movimento andrà all’opposizione.
Il premier uscente avrebbe potuto ottenere l’incarico di formare un nuovo governo dal presidente della repubblica, in quanto il suo movimento ha il gruppo parlamentare più numeroso alla Camera. Dopo le elezioni Babiš aveva provato a sondare alcuni partiti che erano nell’ultima legislatura all’opposizione ma senza successo. Poche ore dopo la chiusura delle urne i cinque partiti dell’opposizione, che nella nuova Camera hanno una comoda maggioranza di 108 seggi, hanno siglato un patto, che escludeva le trattative con altri soggetti. “Consegneremo il potere alla nuova coalizione e andremo all’opposizione” ha detto Babiš, che prima delle elezioni aveva dichiarato di vedersi a fatica fuori dall’esecutivo.
Con la rinuncia di Babiš i cinque partiti si vedono un po’ più vicini al governo. La scorsa settimana hanno annunciato di voler concludere le trattativa sul programma di governo entro l’insediamento della nuova Camera dei Deputati, che avverrà lunedì 8 novembre. Il governo potrebbe essere varato prima della fine dell’anno.
Una grande incognita è lo stato di salute del presidente Miloš Zeman ricoverato da una settimana nel reparto di terapia intensiva all’ospedale militare di Stresovice. L’ufficio presidenziale ha fino ad ora tenuto in gran segreto le informazioni sulla salute del presidente appellandosi al diritto alla privacy. A spingere per avere maggiori informazioni è il Senato che ha reiterato una richiesta di questo senso alla direzione dell’ospedale.
Gli esponenti dei partiti, che stanno trattando la nascita della nuova coalizione, hanno già chiare le prime priorità del nuovo esecutivo. Vogliono rivedere la legge di bilancio per il 2022 e abbassare il deficit previsto. Ciò probabilmente comporterà l’esercizio provvisorio nei primi mesi dell’anno, ha ammesso il leader dell’ODS e premier in pectore Petr Fiala. Un’altra priorità non rinviabile e di cui si parla poco è la presidenza ceca del Consiglio Europeo nella seconda metà del prossimo anno. Il governo in scadenza era stato criticato dalle opposizioni per non aver fissato le priorità della presidenza. Altri poi hanno fatto notare un budget ridotto dell’evento semestrale.
Fonte: www.irozhlas.cz
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