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07.10.2021

Con la nuova modifica della legge sull’IVA cambiano le regole per chi vende all’estero

La nuova modifica della legge sull’IVA entrata in vigore in ottobre contiene un’importante modifica per le aziende che vendono all’estero. Lo segnala il Ministero dell’Industria e del Commercio.

La legge riprende la legislazione europea, che è entrata in vigore in luglio di quest’anno. Viene modificata la soglia che stabiliva l’obbligo di versare l’IVA nello stato di consegna del bene o dell’erogazione del servizio di telecomunicazione. Secondo la normativa precedente gli stati membri potevano scegliere di applicare la soglia da 35.000 euro a 100.000 euro. Con la nuova legislazione entra in vigore la soglia unica di 10.000 euro, sotto cui rientrano tutti i beni e alcuni servizi venduti in altri stati dell’Unione Europea.

La nuova soglia comporta anche una modifica di calcolo. In precedenza il limite veniva applicato paese per paese, ora diventa comunitario. Ad esempio, un’impresa ceca supera la soglia anche nel caso in cui vende beni per 8000 euro in Italia e 4000 euro in Germania. In entrambi gli stati esteri quindi deve versare la tassa. Tra l’altro, tale l’obbligo scatta anche per i soggetti che non sono contribuenti IVA in Repubblica Ceca.

Qualora venga superata la soglia, il venditore deve versare l’IVA nello stato di consegna del bene venduto. In questo stato quindi dovrebbe registrarsi come contribuente. La nuova legislazione prevede tuttavia una facilitazione. L’azienda può registrarsi presso l’One Stop Shop dell’Amministrazione Fiscale ceca e tramite questa struttura liquidare i pagamenti verso gli altri stati comunitari.

La modifica di legge contiene una novità che ha suscitato una grande attenzione del pubblico. Le dogane dovranno riscuotere l’IVA anche sugli acquisti di beni extracomunitari con un valore inferiore a 22 euro. Secondo alcune stime il nuovo obbligo potrebbe riguardare circa 30 milioni di spedizioni di piccolo valore in arrivo dalla Cina.

Fonte: www.mpo.cz

Fonte fotografia: Pixabay

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