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11.09.2018

I vertici del governo si riuniranno per sbloccare la questione del periodo di carenza

 

 L’abolizione del periodo di carenza, ossia i primi tre giorni di malattia non remunerati ai dipendenti, torna sul tavolo dei vertici del governo ceco. La misura è un punto chiave dell’accordo di governo tra il movimento Ano 2011 e i socialdemocratici.

A ravvivare la questione è stata la votazione in Commissione Economia della Camera della scorsa settimana, in cui la proposta dei socialdemocratici fatta propria dal governo è stata bocciata. A contribuire al voto sfavorevole alla cancellazione del periodo di carenza anche i voti di alcuni deputati del movimento Ano 2011. Secondo i socialdemocratici il voto contrario di una parte dei deputati del maggiore partito di coalizione violerebbe il contratto di governo.

Per sbloccare la questione è previsto un vertice governativo a tre tra il premier Andrej Babiš, il vicepremier  e leader socialdemocratico Jan Hamáček e il Ministro del Lavoro Jana Maláčová. Il premier ha già fatto sapere che i voti necessari si troveranno. «Noi abbiamo accettato l’abolizione del periodo di carenza con grande malavoglia, è stato un prezzo da pagare per formare il governo» ha detto Babis. Secondo il movimento Ano 2011, l’entrata in vigore dell’abolizione è tuttavia vincolata dall’introduzione della misura di contrasto ad abusi come il certificato medico elettronico. I socialdemocratici invece vogliono portare a casa il loro risultato senza attendere l’approvazione di altre misure.

Qualora la proposta socialdemocratica venisse approvata, i primi tre giorni di malattia dei dipendenti sarebbero remunerati dai datori di lavoro. I dipendenti malati otterrebbero il 60% del loro stipendio giornaliero medio. Attualmente i primi tre giorni di malattia non vengono remunerati. Le imprese sono fortemente contrarie alla misura e temono casi di abuso e assenteismo.

Fonte: www.ceskenoviny.cz

Fonte fotografia: vláda.cz

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