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22.08.2022

Il Ministero delle Finanze vede all’orizzonte una lieve recessione, ma l’anno sarà in crescita

Il Ministero delle Finanze vede all’orizzonte una lieve recessione. Grazie ai buoni risultati del primo semestre il 2022 dovrebbe finire in crescita, indica la nuova stima di macroeconomia.

Negli ultimi due trimestri dell’anno il Ministero delle Finanze prevede una lieve recessione causata soprattutto dagli effetti della guerra in Ucraina, tra cui il forte rialzo dei costi dei carburanti e dell’inflazione. Grazie ai buoni risultati del primo semestre, il PIL dovrebbe crescere nel 2022 del 2,2%. A trainare la crescita saranno soprattutto gli investimenti dati in aumento del dieci percento, mentre la spesa delle famiglie rimane frenata dall’andamento dei prezzi. Un contributo negativo alla crescita viene dal commercio estero.

Quest’anno l’inflazione dovrebbe salire di oltre il 16% con punte verso il 20% a fine anno. Nel 2023 i prezzi dovrebbero aumentare di quasi il nove percento. Il deficit pubblico invece dovrebbe scendere al 3,8 percento del PIL con un rientro sotto il tre percento entro la fine della legislatura.

“La previsione ha molte incognite, che nel loro complesso portano a un significativo ribasso” nota il ministero. La prima fra tutte è l’incertezza sulle forniture del gas. La Repubblica Ceca ha riempito di oltre l’ottanta percento le proprie riserve di gas, che bastano a soddisfare circa il 40 percento dei consumi annui. Qualora le forniture dalla Russia dovessero cessare, anche grazie ai nuovi contratti di fornitura da terminali di LNG, il paese ha gas a sufficienza per coprire 11 mesi di consumi a patto che l’inverno sia mite e vengano realizzate le misure di risparmio energetico.

Fonte: www.mfcr.cz

Fonte fotografia: Wikimedia

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