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27.01.2016

Il Premio Bonatto Minella si presenta a Praga

La terza edizione del premio Carlo Bonatto Minella ha preso un respiro internazionale. Oltre alle esposizioni in Italia e a Londra, il premio presenta le opere dei suoi finalisti anche a Praga. Fino al 14 febbraio è possibile visitare la mostra presso lo spazio espositivo sperimentale NoD e la galleria Art Salon – S situata nella famosa Casa danzante. Le due mostre ceche sono curate da Jiří Machalický e Barbora Mastrlová.

Nella seconda edizione il premio ha riscosso un notevole successo grazie anche alla presidenza di Vittorio Sgarbi. “Gli artisti premiati nella prima e seconda edizione hanno poi ricevuto altri importanti riconoscimenti, confermando quindi la capacità delle nostre giurie di scoprire nuovi talenti – dice Karin Reisová, amministratrice di Chiono Reisova Gallery, socio Camic, e presidente di giuria della terza edizione del premio – Da questa edizione manterrò la presidenza della giuria per garantire continuità, mentre il ricambio degli altri membri permetterà di tenere sempre uno sguardo fresco su quello che succede nell’arte”.

Il premio è intitolato a Carlo Bonatto Minella, artista piemontese dell’Ottocento. “Minella fu certamente tra gli artisti più importanti della sua generazione – sottolinea Karin Reisová – Studiò all’Accademia Albertina di Torino e morì a soli 23 anni. Dieci anni dopo la morte, fu organizzata una mostra dei suoi quadri alla Biennale di Venezia e da quel momento cadde nell’oblio. Questo premio, dedicato ad artisti emergenti, vuole anche risollevare il ricordo di questo grande pittore”.

Non a caso ogni edizione è caratterizzata da un tema ricavato da uno dei 29 quadri eseguiti dal giovane pittore ottocentesco. “Il tema di quest’anno è il limite ispirato dal dipinto La religione dei trapassati – specifica Karin Reisová – Hanno risposto al nostro bando 1176 artisti di tutto il mondo, che abbiamo diviso in due categorie: under 30 e over 30. Rispetto alle scorse edizioni, quando le opere dei finalisti furono esposte solo a Torino e Rivarolo Canavese, abbiamo scelto un respiro più internazionale, realizzando esposizioni a Praga e a Londra. Abbiamo già ottenuto interessanti offerte per portare i lavori del premio anche in altre città del mondo, tuttavia la mancanza di fondi non ce lo permette”.

Ogni mostra delle opere del premio è composta da un curatore diverso, che sceglie le opere da esporre tra quelle dei finalisti. “Il tema del limite mi sembra fondamentale per gli artisti del premio, in quanto è proprio ciò che l’arte contemporanea sta cercando di osservare, smuovere e trasformare – ci spiega Barbara Mastrlová, curatrice della mostra presso l’Art Salon – S e membro di giuria del premio – La scelta delle opere da esporre nella nostra galleria è stata molto intuitiva. Alla mostra sono presenti diversi tipi di arte visiva contemporanea, da opere figurative a quelle più astratte. La mostra ha quindi diversi livelli, su cui viene giocato il tema del limite. Portante è la concezione esistenziale del limite”.

Le due mostre praghesi delle opere finaliste del premio si svolgono in contemporanea. “Con il dr. Machalický abbiamo gusti diversi e complementari, quindi non ci siamo contesi le opere – dice Barbora Mastrlová – Personalmente ho visto una sostanziale differenza tra quelle della categoria under 30 e quelle della categoria over 30. Si nota infatti che gli over 30 hanno più esperienza e uno stile più sicuro e forbito.”

Tra le opere esposte ci sono anche quelle dei vincitori della terza edizione, l’artista ceco Zdeněk Trs e l’artista cinese Jian Zhou. “Una cosa che mi ha sorpreso visionando le opere arrivate da tutto il mondo, è la comunanza di linguaggio dei singoli artisti. Mi sembra quindi che gli artisti ormai parlino una sola lingua, anche se con molte varianti” conclude Barbora Mastrlová.

Fonte fotografia: Art-Salon-S

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