Resultati di ricerca...
  • cs
  • it
close

Login

News

26.05.2016

Italia Arte Fest rende omaggio al genio di Mozart

Giovedì 19 maggio è stato eseguito nella sala concerti Rudolfinum di Praga il Requiem di W.A. Mozart. Sotto la direzione del maestro Walter Attanasi, un casting internazionale di cantanti d'opera e i Czech Virtuosi. Ne abbiamo parlato con il maestro Walter Attanasi.

 

Maestro Attanasi, perchè proprio Mozart e il suo Requiem?

In passato mi è stato chiesto più volte di fare questo pezzo e adesso mi è sembrata l'occasione giusta. A Praga ho già diretto un'opera di Mozart, il Don Giovanni al Teatro degli Stati Generali. Mi è sembrato adeguato eseguire un concerto di Mozart in questo periodo. Siamo infatti nell'ambito di un anno mozartiano e Praga è una città con cui il compositore aveva un forte legame. Per eseguire il Requiem abbiamo un cast internazionale di cantanti, un'orchestra ceca. Il concerto si è svolto nella più importante sala da concerti della capitale boema, il Dvorakuv sal di Rudolfinum. E la scelta sembra essere stata premiata dal pubblico essendo la sala venduta quasi al completo.

Lei come valuta dal punto di vista musicale e fonico il Dvořákův sál di Rudolfinum? In fondo la sala è stata costruita come emiciclo del Parlamento cecoslovacco...

Sicuramente il Dvořákův sal è la migliore sala da concerti di Praga, sebbene abbia un'aria meno mondana della sala Smetana alla Casa municipale. Dal punto di vista acustico la sala ha quindi le carte in regola per ospitare grandi concerti di musica. Al contempo, anche sotto il profilo architettonico, il Rudolfinum ha il suo fascino. Per esempio la scalinata e la piazzetta davanti all'edificio sono meravigliosi. Il ripiego rispetto all'uso originario, è quindi molto ben riuscito e Rudolfinum è una signora sala da concerti.

Che Praga quindi non abbia un grande auditorium non è penalizzante per organizzare i grandi concerti internazionali?

Certamente se a Praga ci fosse un grande auditorium di musica sarebbe un vantaggio e credo che troverebbe il suo pubblico. Oggi l'unica sala davvero capiente con diverse migliaia di posti è il Kongresový palác, che però dal punto di vista musicale non è perfetto e richiederebbe un investimento significativo per migliorare le sue qualità acustiche.

Come ha organizzato il casting per questo concerto?

Mi sono affidato all'esperienza che ho maturato nelle varie esibizioni avute in giro per il mondo. Ho richiamato a Praga il basso George Anguladze, che ha ormai un rapporto di collaborazione consolidato con Italia Arte Fest. Ha già lavorato con me anche l'alto Marianna Kuliková, che ha numerose esperienze all'estero, ha cantato pure al Festival di Salisburgo e ha inciso diverse composizioni barocche. La soprano è invece una giovane cantante britannica vivente a Praga, Christina Johnston, che ha debuttato proprio con me. Purtroppo ha dovuto cancellare la sua presenza il tenore Sunnyboy Dladla, che è stato sostituito da Flaviano Bianchi.

Con Italia Arte Fest lei mette assieme il ruolo di direttore d'orchestra e di manager musicale, che solitamente sono due compiti ben distinti. Come affronta questa situazione?

Per me è abbastanza naturale questa commistione di ruoli in quanto sono cresciuti parallelamente. Per sei anni sono stato Musical Director negli Stati Uniti e da diciassette anni sono direttore di un festival in Italia. Perciò sono stato considerato nella selezione per la sovraintendenza di alcuni grandi istituzioni musicali in Italia come l'Arena di Verona. Gestisco l'organizzazione, il marketing e ovviamente anche i finanziamenti da ormai più di vent'anni.  Dall'altra parte ho diretto numerosi concerti ed esibizioni d'opera in numerosi Paesi del mondo e in tempi della musica mondiali come La Scala e altri. Insomma un talento non esclude l'altro.

Tuttavia il doversi occupare di questioni manageriali non Le sottrae energia per il lavoro artistico?

E' una cosa che porta via del tempo. Però mi piace farlo in quanto mi permette di non interagire solo con gli artisti e quindi conoscere tutte le sfaccettature della produzione musicale come l’amministrazione, il marketing o il fundrising. E' come parlare diverse lingue.

Quali sono gli altri appuntamenti di Italia Arte Fest nel 2016?

Per il 16 ottobre stiamo preparando un progetto comune con una delle istituzioni musicali russe più importanti, la fondazione Rostropovitch. All'Obecní dům organizzeremo una serata – galà dedicata a Galina Vichnevskaia (moglie di Rostropovitch, n.d.r.) con il repertorio cantato dalla Vichnevskaia. La serata vedrà anche la partecipazione di musicisti dalla Russia. Un altro importante appuntamento sarà il concerto della musica da film, che si terrà il 6 dicembre nella sala grande del Cinema Lucerna di Praga in occasione dell'apertura di Italian Cinema Fest. Rispetto allo scorso anno tuttavia apriremo il repertorio anche a musiche di film non italiani. Per inizio dicembre stiamo preparando anche un concerto di musiche da film a České Budějovice. Questo programma mostra come l'Italia Arte Fest non si è mai chiusa nella sola ridotta della musica classica ma è aperta a una grande varietà di stili musicali e alle sperimentazioni.

Lei è molto attivo anche a Zlín, nell'Orchestra filarmonica Bohuslav Martinů. Nota differenze tra uditori di Praga e delle altre regioni ceche?

In generale il pubblico ceco è molto attento. Nelle altre regioni c'è sicuramente meno pubblico internazionale, mentre la capitale riesce a sfruttare il suo potenziale turistico. E ciò si fa sentire anche dal punto di vista finanziario. Tuttavia a Zlín abbiamo un bellissimo auditorium musicale polivalente, che possono invidiarci molte città europee.

Fonte fotografia: Italia Arte Fest

 

Loading…