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20.06.2019

La Camera approva il vincolo di sei mesi per dipendenti extra UE

La Camera dei Deputati ha approvato la modifica della legge sul soggiorno degli stranieri nella versione varata dal Senato. La norma attende ora solo la firma del presidente della repubblica Miloš Zeman.

La versione senatoriale contiene anche uno dei dispositivi più contestati della modifica di legge. Il nuovo testo legislativo prevede un vincolo di lavoro per il primo datore di lavoro di almeno sei mesi per coloro che detengono un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. La norma riguarda esclusivamente i lavoratori da Paesi non aderenti all’Unione Europea, in primis i dipendenti provenienti dall’Ucraina. La norma che potrebbe entrare in vigore già in luglio, toccherà anche gli attuali titolari di permesso di soggiorno.

Il vincolo di sei mesi era propugnato soprattutto dalle piccole e medie imprese ceche che, in mancanza di forza lavoro locale, si erano rivolte a Paesi fuori dai confini comunitari. «In passato accadeva che i richiedenti della carta di lavoro, una volta arrivati in Repubblica Ceca, passavano a un altro datore di lavoro (diverso da quello che ha garantito il rilascio del permesso, ndr) o, dopo pochi giorni di lavoro, si facevano assumere tramite un’agenzia interinale, che talvolta, spudoratamente, offriva allo stesso datore di lavoro il medesimo dipendente dietro il pagamento di una provvigione» descrive alcune situazioni al limite la Camera di Commercio Ceca. Il vincolo dovrebbe quindi servire a tutelare il datore di lavoro anche dopo il lungo e impegnativo iter per far arrivare il dipendente in Repubblica Ceca.

Fonte: www.mvcr.cz

Fonte fotografia: psp.cz

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